SASSARI – C'è delusione tra i dipendenti della Multiss che, in seguito all’approvazione da parte della Provincia di Sassari della delibera numero 56 del 29 luglio 2014, hanno visto vanificare in poche ore le proteste dei giorni scorsi sul tetto di Palazzo Sciuti. Si tratta infatti di una decisione mirata a prorogare di venti giorni i termini entro i quali i dirigenti dovranno procedere alle relative riduzioni contrattuali dei dipendenti della partecipata dell'Ente di piazza d'Italia, in mancanza della acquisizione dei nuovi finanziamenti regionali, votata all’unanimità dalla Giunta provinciale, in assenza del presidente Alessandra Giudici.

Decisone quindi che non risolve il problema, ma lo rimanda semplicemente, aumentando lo stato di ansia e preoccupazione dei lavoratori, fino a qualche giorno fa convinti di essere giunti forse ad una risoluzione. L’accordo stretto tra la Giudici e l’assessore regionale Erriu, era infatti quello di ritirare la deliberazione precedente del 18 luglio scorso fatta ai manifestanti riuniti in assemblea permanente in piazza e a coloro che hanno vissuto quasi una intera settimana sul tetto della Provincia di Sassari, in presenza dei sindacati che hanno informato i lavoratori. Ne consegue invece che il 7 agosto verranno attuate le conseguenze che le manifestazioni dei lavoratori della Multiss, in Piazza d'Italia e sui tetti, cercavano di evitare con l'avvio delle procedure di licenziamento collettivo preavvisate dalla azienda.

A questo punto la Css, che ha presenziato all'incontro di lunedì 28 luglio, convocato dal Presidente della Spo (società in house della Provincia di Oristano), che ha verificato la stessa gravità finanziaria nei rapporti tra Provincia e società dei servizi e considerato la coincidenza dei tempi di risoluzione dei problemi nella data del 7 agosto prossimo, ha suggerito ai lavoratori e alle rappresentanze sindacali l'adozione di azioni concordate e l’apertura di una vertenza unica verso le province e la regione. In seguito ha anche auspicato che i lavoratori delle altre società in house delle province e dei comuni in cui operano le stesse istituiscano un Comitato Congiunto di azione sindacale, per sollecitare con fermezza il rifinanziamento originario e strutturale del Fondo Unico Regionale, coinvolgendo il Governo italiano «senza sconti, ma con fermezza nella compartecipazione finanziaria di uno strumento che ha garantito qualificati servizi per i patrimoni pubblici comunali, provinciali ed anche delle istituzioni statali sui territori e per i cittadini, permettendo la qualificazione e la efficienza riconosciuta dei lavoratori occupati nei territori della Sardegna».

Non si è fatta attendere la risposta del direttore dell’azienda Antonio Spano che ha ribadito ancora una volta al segretario sindacale, Stefano Deliperi, l' idoneità della Multiss nel coprire il servizio di igiene urbana per conto del Comune di Alghero, in procinto di pubblicare il bando. «Legittimità dell’azienda - sostiene il suo manager - nello svolgere tale mansione, ai sensi della normativa e della giurisprudenza Comunitaria».