S.A.
25 luglio 2014
Multiss, operai giù dal tetto: spiragli dalla Regione
Dopo mesi di lettere, comunicati, confronti, assemblee e rassicurazioni, la vicenda ha fatto il primo, parziale passo in avanti. E tro agosto arriveranno delle risorse alla Provincia ma si "tratta" per il Fondo Unico
SASSARI - Gli operai della Multiss, la società in house della Provincia di Sassari, hanno abbandonato il tetto del palazzo di rappresentanza dell'ente. Dopo quattro giorni di protesta, cinque dei 150 dipendenti dell'azienda che rischiano il posto di lavoro sono tornati in piazza insieme ai loro colleghi. Un atto di fiducia nei confronti della Giunta regionale, che ieri (giovedì) ha fornito impegni precisi e formali al presidente della Provincia Alessandra Giudici.
Entro agosto la Regione trasferirà alla Provincia di Sassari le risorse non trasferite nella scorsa legislatura, consentendo così di non tagliare i contratti con la Multiss. E' la soluzione tampone per attenuare lo stato di crisi che mette a rischio il posto di 150 lavoratori della società in house dell'ente, alcuni dei quali protestano da 4 giorni sul tetto del palazzo dell'ente in piazza d'Italia. «Abbiamo ottenuto un impegno formale da parte della Regione per il trasferimento di quante più risorse possibili, così da intervenire sui settori più a rischio e in modo che la riduzione dei contratti di servizio con la Multiss possa essere sensibilmente ridimensionato». Il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, riferisce così la vittoria a metà ottenuta a Cagliari, al termine di un confronto serrato con l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, e con il capo di Gabinetto della presidenza della Regione, Filippo Spano.
Il faccia a faccia è stato convocato dallo stesso Erriu per cercare insieme alla Provincia una soluzione all’intricata vicenda prodotta dal taglio nei trasferimenti dal Fondo unico regionale alle casse della Provincia. Un ammanco di 4milioni e 300mila euro, prodotto da una delle ultime delibere della giunta Cappellacci, che ha costretto l’amministrazione provinciale e denunciare già da mesi il rischio che alcuni istituti superiori possano restare chiusi all’inizio del prossimo anno scolastico, o che alcune strade debbano essere dichiarate inagibili per impossibilità di manutenzione. Dopo mesi di lettere, comunicati, confronti, assemblee e rassicurazioni, la vicenda ha fatto il primo, parziale passo in avanti.
La soluzione individuate per “tamponare” l’emergenza consiste nell’impegno che entro agosto, mese già indicato dalla Provincia come ultimo termine per cui si dispone di risorse a sufficienza da non dover procedere con i tagli dei contratti con Multiss, la Regione trasferirà alla Provincia quelle risorse per le quali l’ente intermedio aveva fatto già richiesta attraverso canali di finanziamento dedicati, come nel caso di alcuni bandi per l’edilizia scolastica o per la viabilità. «In questo modo speriamo che l’emergenza rientri, che la Multiss non debba licenziare nessuno e che la Provincia possa assolvere ai propri doveri – conclude il presidente della Provincia – ma ribadisco che mi riterrò soddisfatta solo quando sarà annullato quel taglio ai trasferimenti dal Fondo unico compiuto da Cappellacci, rispetto al quale oggi abbiamo solo potuto mettere una pezza».
Ultimo aggiornamento alle 14.29
Nella foto: il sit-in in piazza d'Italia
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