S.A.
18 luglio 2014
Provincia di Sassari senza soldi Ultimatum fino al 15 agosto
I mancati trasferimenti dal Fondo unico regionale, pari a 4milioni e 300mila euro, tardano ad arrivare. Questa mattina la giunta provinciale ha approvato un atto di indirizzo per chiedere ai dirigenti dei diversi settori di tagliare il costo dei servizi del 40%. C´è solo un mese
SASSARI - «La proroga stabilita dal legislatore nazionale per l’approvazione del bilancio di previsione non cambia di una virgola la drammatica situazione della Provincia di Sassari». È l’ennesimo “sos” lanciato dal presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici. «Se la Regione non interviene alla svelta – spiega – dal 15 agosto l’amministrazione sospenderà alcuni servizi essenziali, come la gestione delle scuole superiori e delle strade, per mancanza di risorse». Ai conti del settore Servizi finanziari di piazza d’Italia mancano i 4milioni e 300mila euro di tagli ai trasferimenti del Fondo unico regionale, in mancanza dei quali «come continuiamo a ripetere da almeno due mesi – sottolinea Alessandra Giudici – rischiamo di non poter riaprire le scuole all’inizio del prossimo anno scolastico».
Con le risorse a disposizione, la Provincia potrà andare avanti ancora per un mese, sino al 15 agosto, poi dovrà tagliare le spese per quelle voci. Per questo motivo, stamattina la giunta provinciale ha approvato un atto di indirizzo rivolto ai dirigenti, per procedere con il taglio del 40% dei servizi, stabilendo che i dirigenti procedano entro dieci giorni alle riduzioni indicate. «Abbiamo avuto diversi confronti con la Regione, e abbiamo sollecitato più volte un intervento risolutivo attraverso la restituzione dei fondi», ha ribadito il presidente della Provincia di Sassari. «Abbiamo anche organizzato una serie di incontri con i consiglieri regionali del territorio – ha aggiunto – durante i quali sono state ribadite le ragioni della Provincia e degli altri enti locali e i pericoli legati alla mancata attivazione di una serie di servizi essenziali per il territorio».
L’effetto collaterale del problema, come è già emerso da diverse settimane, è rappresentato dal rischio che la Multiss, la società in house che gestisce per conto della Provincia quei servizi che alle condizioni attuali dovranno essere tagliati, debba procedere con il licenziamento di oltre 150 lavoratori. «Quello della Multiss e dei suoi dipendenti è un problema che ci sta altrettanto a cuore», ha detto ancora Alessandra Giudici. «Nei giorni scorsi ho incontrato i vertici della società per chiedere formalmente che attivassero ogni azione necessaria per scongiurare l’avvio delle pratiche di licenziamento – ha concluso – e aspettare l’intervento della Regione, che speriamo agisca in fretta».
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