Pierpaola Pisanu
3 febbraio 2006
Lu Puntulgiu, debutta nel dibattito, Fertilia: nulla può giustificare l'abbattimento dei pini
Unità Popolare Sardegna, esito della metamorfosi in movimento politico del Comitato Lu Puntulgiu, debutta nel dibattito aperto da qualche giorno a Fertilia
ALGHERO - Unità Popolare Sardegna, esito della metamorfosi in movimento politico del Comitato Lu Puntulgiu, debutta nel dibattito aperto da qualche giorno a Fertilia. Rinunciare ai vecchi pini che incorniciano la piazza centrale della borgata o tentare il loro salvataggio, nonostante l’intervento di recupero dell’area al quale difficilmente potranno sopravvivere. Secondo il fondatore del movimento nonché coordinatore regionale Franco Masu nessuna, seppur motivata priorità, quindi neanche la nuova Piazza Venezia Giulia, può giustificare l’abbattimento degli ultra cinquantenari pini di Fertilia. «Prima di tutto perché sono da considerarsi monumenti della natura e solo per questo motivo non si sarebbe dovuto porre neanche il problema – afferma Masu – altro argomento che dovrebbe far riflettere – aggiunge il portavoce di UPS – è il pensiero di quei bambini di oltre 50 anni fa, oggi più che sessantenni che magari durante la festa degli alberi avevano messo a dimora i pini, diventando così ricordo e memoria storica non solo per Fertilia e i suoi abitanti, ma per l’intera città». Ed è per questo motivo che Franco Masu propone di estendere anche alla popolazione del centro urbano, l’ipotesi che si sta valutando di far decidere ai residenti della borgata giuliana il destino di quella cornice verde, attraverso un responso popolare.
Nella foto d´archivio Franco Masu (secondo da sinistra)
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