S.S.
25 giugno 2014
Istituto Bellieni in difesa della cultura
All’Istituto Camillo Bellieni venerdì sera si parla delle problematiche di chi lavora nel mondo della cultura nell’Isola
SASSARI - Fare il punto sulla situazione delle politiche linguistiche, analizzare le criticità e segnalare le emergenze alla giunta regionale. Con questo intento l’Istituto Camillo Bellieni chiama a raccolta operatori linguistici, poeti, scrittori, personalità ed esponenti di associazioni culturali. L’incontro, dal titolo "Politiche culturali e linguistiche in Sardegna oggi" è fissato per venerdì 27 giugno, alle 18, nella sede di via Maddalena n. 35, e sarà un’occasione per porre l’attenzione soprattutto sulle problematiche di chi lavora nel mondo della cultura nell’Isola.
«In questo settore - specifica Michele Pinna, direttore scientifico del Bellieni - sono numerosissimi i giovani diplomati e laureati che da anni prestano la propria opera intellettuale con impegno e dedizione, in uno stato di costante precariato. Il loro avvenire professionale e lavorativo è troppo spesso trascurato». L’incontro permetterà di analizzare la situazione e di stilare un documento da inviare alle competenti autorità regionali. Durante la serata saranno presentate le più recenti pubblicazioni realizzate dall’Istituto, alla presenza degli autori e dei collaboratori. Ritorna dopo quasi cinque anni di assenza la storica rivista “Sesuja”, con interessanti articoli redatti in sardo, italiano, inglese e spagnolo su argomenti relativi alle nazioni senza stato e alle lingue minoritarie.
Sarà quindi presentato “Ballare in sardo. Anatomia e coreografia del linguaggio coreutico” di Salvatorangelo Pisanu, un libro di quasi 200 pagine che analizza e descrive in maniera rigorosa i tratti corporei della danza e i suoi movimenti, introducendo una vera e propria “grammatica del ballo” del tutto originale. L’altra pubblicazione della serata sarà “Prèigas”, un volume tascabile edito dalla Edes e curato da Michele Pinna con gli scritti in lingua sarda di monsignor Gavino Spanedda, ecclesiastico ploaghese scomparso nel 2011.
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