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S.A. 23 giugno 2014
«Taglio Fondo Unico, a rischio servizi e scuole»
Il presidente della Provincia, i consiglieri provinciali e i sindaci si appellano ai consiglieri regionali eletti nel collegio nord-occidentale e ai deputati che rappresentano questa parte di Sardegna
«Taglio Fondo Unico, a rischio servizi e scuole»

«Un fronte unico per chiedere alla Regione uno sforzo eccezionale che scongiuri il default di numerosi enti locali e la soppressione di servizi fondamentali per le comunità territoriali». L’appello del Nord Ovest Sardegna parte dalla sala congressi del complesso provinciale all’interno dell’ex convento carmelitano di viale Umberto, a Sassari. I primi a lanciare l’allarme erano stati proprio gli amministratori provinciali, il presidente Alessandra Giudici in testa, annunciando non più tardi di una settimana fa il rischio che a queste condizioni diventi difficile anche solo riaprire le scuole all’inizio del nuovo anno didattico.

Oggi, su iniziativa del consiglio provinciale e della presidenza della Provincia, il dibattito è stato allargato a tutti gli attori istituzionali e politici che rappresentano il territorio. Insieme a loro i rappresentanti sindacali e i vertici della Multiss, la società in house della Provincia di Sassari e di Olbia-Tempio. «Il taglio dei servizi coinciderà con il rischio che molti lavoratori perdano il proprio posto», denunciano i sindacati. Il presidente della Provincia, i consiglieri provinciali e i sindaci si appellano ai consiglieri regionali eletti nel collegio nord-occidentale e ai deputati che rappresentano questa parte di Sardegna.

Il dibattito, introdotto da Alessandra Giudici e dal presidente della commissione Finanze del consiglio provinciale, Paolo Bussu, nel giro di due ore mette tutti d’accordo. «Con un colpo di magia sono stati fatti sparire 56milioni di euro dal fondo unico – viene ripetuto a più livelli – bisogna semplicemente fare in modo che l’attuale giunta regionale possa rimediare a quel danno compiuto dall’esecutivo precedente a pochi giorni dalla fine del mandato». La Provincia di Sassari lamenta un buco di 5milioni di euro senza il quale non sarà possibile chiudere il bilancio di previsione, a meno di effettuare una serie di tagli per cui pagherebbero le conseguenze i cittadini.

È a rischio la riapertura della scuole, sono a rischio i servizi di trasporto e assistenza per gli studenti, sono a rischio le pulizie e la manutenzione ordinaria, la pulizia dell’alveo dei fiumi e, di conseguenza, tanti posti di lavoro. «La situazione interessa e coinvolge tutto il territorio e tutta la Sardegna – ricordano alcuni consiglieri regionali – perciò siamo pronti ad attivare ogni mezzo necessario per fare in modo che le Province, finché vivranno, possano lavorare regolarmente, disponendo delle risorse umane e finanziarie che spettano a ogni ente locale».


«Il Comune di Sassari ha subito 1.040.000 euro di tagli dal fondo unico per gli enti locali con un gioco di prestigio sull'addizionale dell'energia elettrica per i comuni che è stata inglobato nel fondo unico, determinando così lo sconquasso che tutti conosciamo». Sono le parole del sindaco di Sassari, Nicola Sanna, che questa mattina è intervenuto alla riunione convocata dalla Provincia di Sassari nell'auditorium di viale Umberto a Sassari, per parlare con i primi cittadini e i rappresentanti del territorio del taglio alle risorse del fondo unico per gli enti locali.

Nella foto: Alessandra Giudici, presidente della Provincia di Sassari



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