A.B.
20 giugno 2014
«Necessario fare scelte a favore delle piccole e medie imprese»
Dall’accesso al credito alla riduzione della burocrazia. Ecco le indicazioni di Confartigianato Sardegna alla Commissione Bilancio, in relazione alla programmazione Europea 2014/2002
CAGLIARI - Strumenti e programmi a misura di piccole e medie imprese, accesso al credito, riduzione della burocrazia, istruzione e formazione, sviluppo locale, sostegno all’edilizia “verde” e innovazione nell’agroalimentare. Sono queste le principali indicazioni del documento che “Confartigianato Imprese Sardegna” ha presentato ed illustrato ieri, giovedì 19 giugno, alla Terza Commissione “Bilancio” del Consiglio Regionale, durante l’audizione sulla “Strategia regionale per la programmazione unitaria 2014-2020”.
«Dalle scelte che si faranno oggi (ieri per chi legge, ndr) discenderanno i provvedimenti e gli interventi di domani – ha osservato l’Associazione degli Artigiani nella presentazione al Presidente Sabatini - che andranno a incidere profondamente sullo sviluppo di imprese e territori nel prossimo settennio». Confartigianato ha poi sottolineato come i «nuovi strumenti programmatici dovranno tener conto sia della situazione di crisi del tessuto economico sardo, sia delle caratteristiche del sistema imprenditoriale isolano composto quasi totalmente da piccole e medie realtà produttive».
Gli artigiani, rimarcando come sia fondamentale «un maggior coordinamento fra gli attori della Programmazione, rispetto a quanto accaduto precedentemente, e una più efficace integrazione fra strumenti e risorse della Programmazione con le leggi di Settore», hanno poi sottolineato come occorrano sforzi importanti sia per favorire l’accesso al credito delle Pmi (definito «il problema dei problemi») attraverso una maggiore valorizzazione dei “Consorzi Fidi”, sia per affrontare in modo completo il problema della burocrazia. «Tutto il lavoro che stiamo facendo adesso – hanno concluso le imprese – potrà essere reso efficace solo ed esclusivamente se si punterà a uno sviluppo integrato di tutti i territori, se ci sarà una valorizzazione dell’istruzione tecnica e della formazione professionale collegata al mondo del lavoro, e se settori come l’edilizia sostenibile e l’agroalimentare saranno supportati da percorsi di sviluppo che potranno portarli a competere anche su nuovi mercati».
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