F.P.
18 gennaio 2006
Iraq: i "sassarini" algheresi si preparano a partire
Dell’ultimo gruppo che partirà a giorni dall’aeroporto cagliaritano fanno parte decine di giovani algheresi. Molti altri hanno già raggiunto l’Iraq, dove hanno trascorso il Natale. I militari avranno il compito di rispondere alle esigenze ed ai bisogni della popolazione nella provincia di Dhi Qar, di cui fa parte Nassiyria
ALGHERO - Stanno ultimando di preparare le valigie i nostri concittadini, che tra poco lasceranno le loro case per raggiungere una seconda volta, dopo l’intervento nel 2003, una terra che ancora oggi vive in serie difficoltà: l’Iraq. Durante la conferenza stampa di ieri mattina nella sede del Comando Brigata, in piazza Castello a Sassari, il Generale Comandante della Brigata Sassari, Natalino Madeddu, ha illustrato l’intervento del contingente italiano nell’Operazione “Antica Babilonia 9”. Infatti a fine mese la Brigata Sassari, darà il cambio alla Brigata meccanizzata Ariete al comando di un contingente interforze internazionale. Hanno partecipato alla conferenza, esponenti del mondo politico, quali il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, e il presidente della provincia Alessandra Giudici. E’ intervenuto il rettore dell’università di Sassari, Alessandro Maida che dopo aver preso personalmente contatti con il rettore dell’università della capitale irachena, ha incaricato il Generale Madeddu di individuare due giovani preparati a cui dare la possibilità di conseguire il diploma di laurea, presso l’ateneo sassarese. Dell’ultimo gruppo che partirà a giorni dall’aeroporto cagliaritano fanno parte decine di giovani algheresi. Molti altri hanno già raggiunto l’Iraq, dove hanno trascorso il Natale. I militari avranno il compito di rispondere alle esigenze ed ai bisogni della popolazione nella provincia di Dhi Qar, di cui fa parte Nassiyria, assicurando gli aiuti umanitari necessari e la realizzazione delle opere più urgenti per il ripristino di infrastrutture e servizi. La Brigata garantirà la cornice di sicurezza che consentirà l’arrivo di aiuti, l’addestramento delle forze irachene e il controllo del territorio contrastando la criminalità.
Nella foto un momento della conferenza
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