A.B.
7 giugno 2014
Arte52: inaugurate le Tensioni di Masili
Vernissage per la Personale dell’artista Stefano Masili, ospitata nelle sale del Museo Naturalistico del Territorio G.Pusceddu di Villanovaforru
VILLANOVAFORRU – Ieri, venerdì 6 giugno, le sale del Museo naturalistico del territorio “G.Pusceddu” di Villanovaforru hanno ospitato il vernissage di “Tensioni”, la Personale di Stefano Masili in programma fino a domenica 6 luglio. Al vernissage, si è accompagnato il finissage della personale “Qom-‘Ed-Jah” di Giuseppe Bosich.
All’origine dell’arte, vi è un profondo legame tra uomo e natura, che, con il suo carattere misterioso e magico, le sue dinamiche non sempre visibili e comprensibili, diventa un mondo da esplorare attraverso l’arte. Questo artista sceglie come unico soggetto dell’esposizione colei che già ispirò poeti come Federico Garcia Lorca ed Eugenio Montale: l’agave. Una pianta dalla bellezza elegante e dotata di un’intensa capacità di adattamento in ambienti sfavorevoli. La sua forza è tale dal crescere vigorosa e rilasciare i polloni, che daranno nuovamente vita fino a raggiungere, dopo parecchi anni, l’unica fioritura della sua vita con la quale terminerà la propria esistenza. Con le sue opere, Masili ben rappresenta la metafora del ciclo vitale dell’uomo che, proprio come l’agave, cerca di resistere alle condizioni avverse che spazzano la sua vita nello sforzo continuo di dare il meglio di sé.
«Dietro le foglie raggrinzite, sotto i filamenti e gli aculei pungenti... nel cuore dell'oscurità ha vita l'incanto! Stefano Masili, nato a Carbonia nel 1952, rende le sue figure plasmabili – spiega la curatrice Chiara Cossu - distorcendole e sottoponendole ad uno sforzo di trazione. In un atto liberatorio lascia quindi spazio alle “Tensioni”: bordi frastagliati e vibranti divengono linee nette, ferme e gelide. La vita si congela, ibernata in un istante e protesa all'infinito. Ombra e luce si fondono e si annullano. I colori perdono le sfumature e diventano essenziali. Linee e forme si sublimano rendendosi pure, assolute. Siamo al centro dell'immagine. Siamo dentro le fibre stesse della tela, parte stessa dell'Agave».
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