Sergio Ortu
16 gennaio 2006
Sant´Antonio Abate, festa campestre tra religione e folklore
La festa campestre di Sant’Antonio Abate è forse uno dei pochi appuntamenti religiosi e folkloristici rimasti intatti nel tempo nell’agro algherese. Un momento di aggregazione realizzato con pochissime risorse e frutto del lavoro e volontariato delle famiglie del luogo
ALGHERO - Si celebrerà domani (martedì), solennità del santo, alle 9 nella chiesetta campestre di Guttierrez la prima messa in onore di Sant’Antonio Abate. Come vuole la tradizione della piccola comunità dell’agro di Fertilia i festeggiamenti però si svolgeranno nel fine settimana. Per sabato prossimo è prevista la messa alle 18,30 e la benedizione del fuoco, mentre domenica alle ore 11 santa messa solenne e processione per le vie dell’agro con il simulacro del Santo e cerimonia di benedizione dei campi. La processione sarà accompagnata come vuole la consuetudine dai gremi cittadini. Per gli appuntamenti folcloristici che vengono svolti da sempre all’insegna della semplicità e fratellanza, prevedono per sabato sera un momento gastronomico con assaggio di pecora bollita e altre delicatezze offerte dagli assegnatari della zona. Nella mattinata di domenica dopo la processione ci sarà invece un delizioso assaggio di dolci tipici sardi preparati dalle mani sapienti delle massaie di Guttierrez che non mancheranno di allietare i palati dei buongustai. La speranza è che il bel tempo accompagni tutte le cerimonie che per le parti di intrattenimento si svolgono all’aperto. La festa campestre di Sant’Antonio Abate è forse uno dei pochi appuntamenti religiosi e folkloristici rimasti intatti nel tempo nell’agro algherese. Un momento di aggregazione realizzato con pochissime risorse e frutto del lavoro e volontariato delle famiglie del luogo. La chiesa di Sant’Antonio abate seppure nascosta tra le campagne e molto modesta nella sua fattura, ha una sua storia che l’ha vista protagonista della vita delle campagne algheresi tra gli anni ’30 e ’50 quando ancora non esisteva la chiesa di Santa Maria la Palma e la chiesa di Fertilia era in completamento. I coloni ferraresi e sardi frequentavano quindi la chiesa di Sant’Antonio abate a Guitierrez alla quale gli anziani dell’agro sono ancora oggi molto devoti.
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