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28 maggio 2014
«Te lo do io il sondaggio»
Cari lettori, consentitici una piccola licenza per farci i complimenti: a voi e a noi. Per la cura con cui abbiamo seguito la prima parte di questa campagna elettorale, partecipi ma equidistanti, impegnati ma sobri, trafelati ma esatti... Fin dal primo editoriale, insomma le abbiamo azzeccate tutte. Soddisfazione massima però, abbiamo sinceramente provato quando abbiamo avuto la certezza di aver centrato il nostro exit poll. E quando abbiamo sentito il TgRegione, si proprio quello di Raitre, diretto da Bianca Berlinguer, snocciolare le nostre rilevazioni attribuendole ad una anonima «società di rilevazione algherese», ci siamo esaltati come se avessimo vinto il Pulitzer!
«Te lo do io il sondaggio»

Cari lettori di Alguer.it,
siano convinti che non vi dispiacerà se ci prendiamo una piccola licenza per farci i complimenti. A voi prima di tutto, per averci seguito al massimo dei contatti… A noi, non solo per la tempestività ma anche per la precisione con cui i risultati sono stati messi in rete dalla nostra testata. Consentici però di esprimere sincero entusiasmo verso Alguer.it, per la cura con cui abbiamo seguito tutta la campagna elettorale, partecipi ma equidistanti, impegnati ma sobri, trafelati ma esatti... Fin dal primo editoriale, che non era il frutto delle elucubrazioni di un singolo pensiero, ma il risultato di un lavoro di inchiesta attento e puntuale fra gli opinionisti della città, quelli che ironicamente chiamiamo i «politologi dei passi perduti», nel quale abbiamo già dall’inizio della campagna elettorale indicato previsioni e interpretazioni del voto che si sono rivelati a urne aperte corrispondenti ai risultati definitivi.

Soddisfazione massima però, consentitecelo ancora, abbiamo sinceramente provato quando abbiamo avuto la certezza di aver centrato il nostro exit poll. Diciamo che un piccolo errore c’è stato, nei pochi punti di percentuale che mancano alla forbice di Maria Grazia Salaris… Ma in compenso abbiamo azzeccato la sequenza finale del voto per il sindaco… Confessiamolo: abbiamo deciso alla garibaldina ragionando come giornalisti invece che sondaggisti. Che non siamo! Il fatto che abbiamo azzeccato tutti i risultati dipende infatti dal lavoro di inchiesta che c’è dietro, insieme alla conoscenza del territorio e dei meccanismi più segreti del voto algherese. Ecco perché la stessa campionatura delle sezioni ha funzionato meglio delle studiate scelte dei grandi sondaggisti nazionali che invece le hanno sbagliate tutte. È stato per noi motivo di soddisfazione vedere la diffusione virale dei nostri dati nelle testate sarde usati/rubati senza citarci mai (eccetto Catalan Tv che ha seguito in diretta con Alguer.it lo spoglio)…

Quando poi abbiamo sentito il TgRegione, si proprio quello di Raitre, diretto da Bianca Berlinguer, quello che va in onda anche durante Linea Notte su Raitre, snocciolare le nostre rilevazioni alla chiusura dei seggi attribuendole ad una anonima «società di rilevazione algherese», ci siamo esaltati: come avessimo vinto il Pulitzer… oppure ricevuto una laurea ad honorem in giornalismo… Tutto il contrario di Robin Hood, con la solita storia dei poveri derubati dai ricchi. Ma noi siamo contenti lo stesso. Così ci permettiamo una piccola riflessione: è per un eccesso di scienza e contemporaneamente un difetto di giornalismo che le grandi sorelle dei sondaggi hanno sbagliato. Va considerato quindi un fatto negativo che tutti gli opinionisti della carta stampata e della chiacchiera televisiva si siano lasciati convincere dalla «scientificità» presunta dei numeri. Invece i numeri si sono rivelati un’opinione. E allora a colpi di scienza, hanno corretto i sondaggi, cioè i numeri, per paura di attribuire un risultato che ritenevano esagerato e ingiustificato per il Pd, sottomettendosi cioè all’opinione corrente.

Che sia stata tutta colpa di Grillo, sicuramente efficace comico ma scarsissimo politologo, non meraviglia. Che abbia sbagliato Casaleggio invece ci sembra più grave, che ha fatto una redditizia professione della filosofia della comunicazione ovvero del mercato del convincimento. Insomma, per ricalcare ancora un titolo in perfetto stile Grillo: «Te lo do io il sondaggio!».
«Post scriptum»: una sconfitta però dobbiamo registrarla. La mancata partecipazione di Graziano Porcu e di Fiorella Tilloca al confronto dei sei sindaci al Mercato ortofrutticolo. Con relativi documenti di spregio sulla indipendenza giornalistica di Alguer.it. Sarebbe troppo facile adesso per noi notare, per fare un esempio, che Porcu, ha perso la sfida per il terzo posto, mai in corsa per il ballottaggio, sconfitto a urne aperte anche da Enrico Daga. E Fiorella Tilloca che ha vinto la corsa altrettanto simbolica per il podio più basso, con l’aiuto di Vendola e dell’intera cupola del radicalismo di sinistra, venuto in soccorso con un sontuoso comizio, degli scissionisti ortodossi di Sel. Dissipando il piccolo capitale di voti intestato a Valdo Di Nolfo, già il più votato della sinistra ma da oggi il più «svotato». Contrapasso dantesco.



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