ALGHERO - Delusione, malumori e rabbia aleggiano da qualche giorno nell’aria all’interno del complesso di Santa Chiara, quello stesso che avrebbe dovuto restituire nuova vita all’Università di Architettura e che oggi si vede «scippato» di preziosi spazi. Sembra infatti svanito il sogno di realizzare all’interno della struttura una biblioteca tecnologica congiunta, capace cioè di inglobare l’archivio storico comunale, le biblioteche comunali e di architettura, così da trasformare l’ex ospedale cittadino in un grande luogo di incontro, di scambio generazionale e di cultura.

Nonostante gli accordi stipulati tra Comune di Alghero e Università degli Studi di Sassari quindi, fissati nella Convenzione Università-Comune siglata in data 25 Luglio 2013 e nell’Accordo Quadro del 23 Ottobre 2013, pare che nell’area studio di Santa Chiara ci sia spazio solo per i documenti e i libri di proprietà del Comune di Alghero, trasferiti da via Mazzini nel nuovo plesso in tempo (8 maggio 2014) per essere ammirati dal grande pubblico de “Monumenti Aperti”. «La quantità dei libri di proprietà del Comune di Alghero, è talmente copiosa - circa 65.000 volumi esistenti, integrati dal fondo Don Peana di altri 5000- da non consentire allo stato, l’ospitalità nella Biblioteca Comunale del patrimonio librario del Dipartimento di Architettura», ha comunicato in una lettera indirizzata al Rettore dell’Università di Sassari il dirigente comunale Giovanni Salvatore Mulas, invitando così l’amministrazione entrante a rivedere l’articolo 5 dell’Accordo Quadro, nella parte in cui viene garantita l’utilizzazione congiunta dei nuovi spazi.

Una ritrattazione inaspettata questa che ha spinto il Rettore Attilio Mastino a rispondere a sua volta, minacciando il Comune di procedere per vie legali qualora non venissero realmente rispettati gli accordi, poichè in tal caso sarebbero enormi i «disagi al Dipartimento, agli studenti, al personale tecnico e ai docenti, i danni all’immagine dell’Ateneo e i danni economici al momento non quantificabili, in relazione all’avvio dei tre master internazionali».

Nella foto: l'inaugurazione delle prime aule di di Santa Chiara