Giuseppe Corongiu non è più il direttore dell’ufficio regionale della lingua sarda nonostante l´operatività e competenza dimostrata in questi anni
ALGHERO - Dal 16 maggio il Servizio Lingua Sarda della Regione Sardegna è senza una guida: Giuseppe Corongiu non è più il direttore dell’ufficio regionale della lingua sarda. Si tratta di una decisione molto discussa e dibattuta anche nei blog e sui social network, soprattutto in questi ultimi giorni, dall'ex Direttore in prima battuta e da diversi consiglieri regionali che si sono schierati dalla parte di Corongiu e soprattutto dagli operatori e professionisti che lavorano in tutta la Sardegna per la promozione e valorizzazione della lingua sarda e che fanno parte del Movimento Linguistico.
Si tratta di un segnale che la Giunta Pigliaru ha voluto dare, ed è quello di non riconfermare un Direttore che ha lavorato in questi ultimi dieci anni con operatività e competenza e con l'obiettivo di agevolare e fare in modo che la lingua sarda torni ad essere una lingua normale, cercando di accantonare le controversie e le divisioni per dare valore alla lingua dei Sardi. Si parla anche della chiusura dei Servizi della Regione con direttore vacante e accorpamento ad altri Servizi. Si tratta di un segnale negativo verso l’Ufitziu della lingua sarda che ostacola in questo momento le azioni legate alla politica linguistica attuate in questi anni per la rivitalizzazione de sardo, del catalano di Alghero, del sassarese, del gallurese e del tabarchino.
Diverse scelte potrebbero esser legate alla animata discussione intorno alla LSC (Limba Sarda Comuna), oggi norma ortografica regionale adottata in diversi contesti: nelle pubbliche amministrazioni, a scuola, dai media e dagli editori per la pubblicazioni di libri in sardo, così come dovrebbe essere per una lingua normale. Con questa scelta, il nuovo direttore sarà chiamato ad un compito difficile per realizzare e concretizzare il nuovo Piano Triennale, strumento di programmazione per la lingua sarda, individuato dall’articolo 12 della legge regionale 15 ottobre 1997, n°26, “Promozione e valorizzazione della lingua e cultura della Sardegna”.
In questo momento il Piano triennale 2011-2013 è decisamente superato e la Giunta e l'Assessore si trovano in forte ritardo, visto che il piano triennale è scaduto nel 2013 e ci troviamo a metà del 2014. La sfida per la giunta Pigliaru è oggi quella di attuare una volontà politica forte e di seguire la politica linguistica attuata in questi anni in Sardegna per la lingua sarda e le varietà alloglotte presenti in Sardegna per la modifica dello Statuto Speciale e per la ratifica della Carta europea delle lingue minoritarie.