A.B.
17 maggio 2014
Passi carrai nell’agro: 523 firme in Provincia
Dopo le richieste di pagamento arrivati ai residenti tramite Equitalia, il Comitato Zonale Nurra di Santa Maria La Palma ha inviato una petizione al presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici
ALGHERO - «Totale esenzione del pagamento del canone di occupazione per le aziende agricole con accesso insistente lungo le strade provinciali; procedimento di regolarizzazione semplificato e nessun deposito cauzionale-fideiussorio per le stesse aziende; annullamento delle cartelle di pagamento riferite ai canoni dei cinque anni trascorsi (dal 2009 al 2013) e le relative sanzioni e more non dovute; poter discutere della problematica con il presidente della Provincia».
Queste le quattro richieste inserite nella petizione inviata dal Comitato Zonale Nurra di Santa Maria La Palma al presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici, accompagnata da 523 firme di residenti ed agricoltori delle borgate di Santa Maria La Palma, Corea, Villassunta, Guardia Grande, Maristella, Arenosu, Sa Segada, Monte Pedrosu, Binacareddu e Campanedda. Di fatto, Gavino Delrio, presidente pro tempore del Comitato, è venuto a conoscenza che, tramite Equitalia, agli abitanti dell’Agro Nurra stanno arrivando richieste di pagamento degli ultimi cinque anni, da parte della Provincia, per i passi carrai siti nel territorio, in nome e per conto degli agricoltori residenti nell’Agro Nurra di Alghero e Sassari.
Come spiega il Comitato, «la maggior parte dei passi carrai, sono stati costruiti cinquanta-settanta anni fa, al tempo della riforma agraria. Gli agricoltori desiderano che la richiesta di pagamento venga annullata, perché sotto i medesimi passi carrai, ci sono servitù varie: Enel, Abbanoa, Telecom» e viene quindi richiesto l’inserimento di alcuni emendamenti al “Regolamento sull’occupazione di spazi ed aree stradali ed applicazioni del relativo canone” della Provincia di Sassari. Tra questi, che siano esenti da pagamenti «gli accessi carrabili al servizio di aziende agricole condotte da coltivatori diretti e/o Iap e gli accessi carrabili “storici” e originali delle aziende agricole costituite dagli enti di trasformazione fondiaria della bonifica e della riforma agraria», che venga ridotta del 100percento la tariffa «per i passi carrabili di accesso alle residenze di coltivatori diretti e/o Iap», che «gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti siano esonerati dal deposito cauzionale e/o fideiussorio in riferimento ai passi carrai al servizio dell’azienda agraria» e che «non siano considerate abusive le occupazioni relative agli accessi “storici” e originari delle aziende agricole costituite dagli enti di trasformazione fondiari».
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