Antonio Burruni
17 maggio 2014
Arte 52: vernissage per Spada
E’ stata inaugurata ieri sera Spantusu de su Poettu…de una borta, personale del pittore cagliaritano ospitata nelle sale del Museo naturalistico del territorio G.Pusceddu
VILLANOVAFORRU – E’ stata inaugurata ieri sera, venerdì 16 maggio, “Spantusu de su Poettu…de una borta”, personale del pittore Antonio Spada, organizzata da “Arte 52” ed ospitata fino a domenica 15 giugno nelle sale del Museo naturalistico del territorio “G.Pusceddu”, a Villanovaforru. Al vernissage dell’artista cagliaritano, si è accompagnato il finissage della personale “Bianche di nuovo, in maggio, di voluttuosa dolcezza”, di Angelo Liberati.
Tra le caratteristiche che si potrebbero attribuire all’arte, la comunicazione è senz’altro quella più diffusamente condivisa dagli “addetti ai lavori”. Che siano emozioni, riflessioni, ricordi o addirittura informazioni storiche, rimane centrale un ruolo di vettore che trasmette e suscita reazioni. Con questo nuovo appuntamento, Arte52 presenta un artista dalle cui opere emerge tutto l’amore per la propria terra. Egli attinge a piene mani tra i ricordi e le sensazioni e li trasforma in luci e colori che ognuno di noi può riconoscere semplicemente volgendo lo sguardo attorno o chiudendo gli occhi per focalizzare un’immagine sopita nella memoria. Con questa mostra, Spada ci trascina i visitatori con i suoi ricordi in un luogo, la spiaggia del Poetto, ed in un’epoca diventati memoria storica per i cagliaritani.
«Antonio Spada vive a Cagliari, dove nasce nell'aprile del '38. La Sella del Diavolo e la Costa degli Angeli nella sua parte orientale rappresentano lo scenario metafisico dei dipinti. I protagonisti sono i casotti, nella loro più autentica verità. La ricerca pittorica sul Poetto che non esiste più, mira a cogliere in una prospettiva più ampia e universale possibile, l’interezza e l’”eternità” di un luogo in cui la vita era vissuta così intensamente e gioiosamente, al punto da diventare patrimonio della memoria collettiva della città di Cagliari, ed essere quindi sempre presenti anche se ormai assenti», ha spiegato il giornalista e scrittore Lucio Spiga.
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