Antonio Burruni
4 gennaio 2006
Per i diversamente abili vivere ad Alghero equivale a vivere in una "Fiaba"?
Impossibile accedere nella stragrande maggioranza degli esercizi pubblici a partire dal Municipio, o luoghi come lo Scalo Tarantiello, uno dei tanti off-limits per chi ha difficoltà a deambulare
ALGHERO - Il 10 maggio scorso, il comune di Alghero, unico in Sardegna, ha ricevuto il Premio Fiaba, del Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche. Ma siamo sicuri che sia facile circolare per le strade di Alghero a bordo di una sedia a rotelle? Andando in giro per le vie cittadine in diversi casi si trovano realtà difficili da vivere per il diversamente abile. Oltre alle ormai abituali auto parcheggiate senza senso civico e contro le regole del codice della strada su marciapiedi, strisce pedonali e davanti agli scivoli, ci sono altri impedimenti, magari meno voluminosi, ma certamente presenti 24 ore su 24. Non è impossibile infatti trovare aiuole, segnali stradali, semafori, dissuasori di sosta, meglio noti come panettoni, curiosamente nel punto dove il disabile dovrebbe passare, cioè in prossimità degli scivoli, delle strisce pedonali, o al centro del marciapiede. Mentre lungo interi marciapiedi, si nota l’assenza di uno scivolo all’altezza delle linee zebrate. Nel caso di via Liguria il diversamente abile può agevolmente attraversare la strada sul passaggio pedonale e finire direttamente sull’erba. Impossibile accedere nella stragrande maggioranza degli esercizi pubblici a partire dal Municipio, o luoghi come lo Scalo Tarantiello, uno dei tanti off-limits per chi ha difficoltà a deambulare. In altri casi lo scivolo, perfetto, porta la sedia a rotelle su un’isola circondata da un marciapiede che non permette di andare in altre direzioni, se non tornare da dove si è partiti. Ma davvero per chi non ha la fortuna di disporre delle gambe, vivere ad Alghero equivale a vivere in una “Fiaba”?
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