Pierpaola Pisanu
29 dicembre 2005
«Il Cap d’Any quest’anno ha penalizzato l’agro» malumore tra i residenti delle borgate
«Lo sfarzo del centro non ha permesso che avanzasse niente per le borgate, nemmeno quelle quattro lampadine che ci il comune ci dava gli anni scorsi e che piazzavamo noi stessi», afferma Delrio, portavoce del malumore generale diffuso tra i residenti non solo di Santa Maria La Palma, ma anche delle restanti frazioni
ALGHERO - Se da una parte Maristella lamenta di essere la Cenerentola dell’agro algherese, unica borgata priva di un albero di Natale in piazza, a Santa Maria La Palma, l’abete c’è. Ma è completamente spoglio. Preso e piazzato lì e lasciato come natura l’ha fatto, peraltro in un contesto urbano che non ha avuto la fortuna di godere di luminarie o di qualche lampadina per illuminare il Natale anche nella principale borgata dell’hinterland algherese. Nessuna decorazione, nessuna luce intermittente che offra ai residenti di Santa Maria un pezzetto dell’aria di festa che si respira nel centro urbano. La bontà della decisione di abbellire anche gli agglomerati campestri con uno dei simboli più caratteristici delle feste di fine anno, si è persa quando il lavoro non è stato completato. La popolazione non ha gradito anzi si è amplificato il malcontento che solitamente si annida nelle zone urbane decentrate, per la scarsa attenzione riservata dalle istituzioni. «Il Cap d’Any quest’anno ha penalizzato l’agro», dichiara senza mezzi termini il presidente del Comitato Zonale Nurra Gavino Delrio che spesso si fa interprete del disagio lamentato dai residenti degli insediamenti abitativi della campagna algherese. «Lo sfarzo del centro non ha permesso che avanzasse niente per le borgate, nemmeno quelle quattro lampadine che ci il comune ci dava gli anni scorsi e che piazzavamo noi stessi», afferma Delrio, portavoce del malumore generale diffuso tra i residenti non solo di Santa Maria La Palma, ma anche delle restanti frazioni.
Nella foto l´albero di Natale di Santa Maria La Palma
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