Red
3 maggio 2014
Il gioco delle Comunali: Alghero dà i numeri
Bruno: 7/8mila. Salaris: 6/5mila. Porcu 4/5 mila o più... al netto di Daga, soprattutto se riuscirà a convincere Renzi a venire ad Alghero. E sarebbe la vera svolta. È questa la classifica che circola nei discorsi di tutti, filtra dalle riunioni dei partiti, si respira nei bar, nelle feste elettorali, e persino all’uscita delle messe domenicali. Che Bruno sia accreditato al primo posto nel ballottaggio è un dato scontato. Sarà una strada in salita, però. Soprattutto se il candidato di Cinquestelle dovesse riuscire a sospingere al terzo posto Mariagrazia Salaris...
Non sarà poi così strampalato, e nemmeno fuori proporzione, cercare di capire cosa sta succedendo ad Alghero traguardando dall’Europa… È stato Ilvo Diamanti, sociologo dei sondaggi fra i più autorevoli, a spiegare su Repubblica come per effetto di un diffuso strabismo politico le prossime elezioni europee hanno oscurato le comunali. Invece vanno al voto ben 4000 comuni, la metà di tutta Italia, quasi 30 capoluoghi e due regioni, Abruzzo e Piemonte, rinnovano i loro parlamentini… Tutto invece è stato ridotto all’assalto di Grillo, alla decadenza di Berlusconi, al primato nei sondaggi di Renzi… Ma quanto il voto continentale condizionerà il voto locale? O viceversa le comunali finiranno per incidere sulle europee? Di sicuro inciderà sulla percentuale del non voto militante... Che sia questo il caso di Alghero? Grande è infatti la fibrillazione elettorale che si registra in città. Sei candidati alla carica di sindaco e 251 candidati consiglieri hanno già avuto un effetto moltiplicatore nell’interesse pubblico che non potrà scomparire al momento dell’apertura dei seggi. Questo editoriale si propone lo scopo di dare conto delle opinioni in corso, quasi fosse una sintesi collettiva, non l’opinione di una firma, ma invece il rispecchiamento di un sentimento collettivo.
Un giusto dosaggio fra fatti e idee, congetture e illazioni, voci e pettegolezzi… Perciò l’Editoriale di Alguer.it non è firmato, come nella grande tradizione del giornalismo italiano e internazionale. Riflesso del dibattito in corso che immaginiamo si svolga in quel «quadrilatero dei passi perduti» (per similitudine con il «corridoio dei passi perduti» di Montecitorio) che ad Alghero sta fra Porta Terra, Piazza Piras, e i Mercati, dai tavolini del bar Useri al Bar di Trico e al vicino Barincentro. Si capisce così subito che la prima questione è quella relativa alla percentuale di affluenza al voto. Gli ottimisti la calcolano intorno al 60 per cento. Tradotto in cifre assoluto vuol dire che il bacino elettorale di Alghero vale intorno ai 22mila voti. C’è un esempio concreto che chiarisce e scioglie il dilemma. Si dice: l’elettore di Cinquestelle, per esempio, se dovesse votare solo alle europee, avrebbe la percezione di dare il voto direttamente a Grillo. Ma se deve votare anche per il Municipio di Sant’Anna non può evitare di vedere la faccia di Porcu quando entra in cabina. Anzi a molti, proprio in quel momento, tornerà anche alla mente il profilo di Giorgia Di Stefano, oggi desaparecida, due anni fa eletta in consiglio comunale con l’appoggio diretto di Grillo atterrato per lei sul palco della Mercede...
Che Giorgia abbia lasciato qualche segno, non risulta agli atti della vicenda politica degli ultimi 22 mesi... Ne consegue che il Movimento di Grillo non potrà più vantare una verginità politica ormai perduta… E con la politica dovrà fare i conti. Quindi agli «opinionisti scalzi» (copiando la definizione usata per i volontariato dei «medici scalzi») non sarà facile pesare la forza del voto di Graziano Porcu, disegnare il perimetro del suo bacino elettorale, calcolare le percentuali potenziali. Più noto del suo passato professionale il suo passato politico registra un concreto impegno come consulente turistico di Pietrino Fois alle Regionali, non molto fortunate per il leader dei Riformatori, e prima ancora lo mostra militante a fianco di Mariagrazia Serra nella campagna di C’è un’Alghero Migliore per Lubrano sindaco, Porcu potrebbe aspirare a diventare il punto di riferimento forte nell’area del radicalismo lumpenculturale che finora è stata dominata dal potere di Valdo Di Nolfo. La furibonda polemica, un vero e proprio duello rusticano combattuto sul terreno dei socialnetwork che ha contrapposto i due leader algheresi di Sel e Cinquestelle, più che un sintomo è la certificazione del potere che esercita sulla rete la catena di agitprop del movimento di Grillo e Casaleggio.
L’opinione telematica, finora funzionale al profilo politico di Di Nolfo, si è rivoltata contro mettendo in scena una inattesa lapidazione digitale. Un successo per Porcu. Che così può coltivare la fondata speranza di giocare la sua partita finale nel turno di ballottaggio. Mentre per Di Nolfo, protagonista di primo piano nella disastrosa esperienza della giunta uscente, nonostante il suo capitale di voti cittadini, più di mille alle ultime regionali, è in dubbio la possibilità di ritornare fra i banchi del prossimo consiglio comunale. Infatti, la lista di Sel, con Fiorella Tilloca sindaco, che però rappresenta solo la metà del partito, potrebbe non superare il migliaio di voti, relegata quindi verso l’ultimo posto, forse sorpassata in discesa dalla lista del sindaco uscente, Stefano Lubrano, pesata dagli «opinionisti scalzi» ancora al di sotto, e non poco, della quota mille.
Coda-testa: Mario Bruno sindaco, con 4 liste di supporto, è accreditato di un tesoretto elettorale di almeno 7mila voti. Ma anche i più critici fra gli opinionisti prevedono una forbice che potrebbe andare oltre quota 8mila. Al primo posto quindi! La vera battaglia invece si giocherà per ottenere il ruolo dello sfidante. Quasi tutti assegnano questo ruolo alla candidata del centrodestra, un centrodestra seppure un po’ ristretto, più o meno ritornato alle proporzioni del Pdl, dopo il passaggio al fronte avverso dell’Udc di Antonello Usai, ma soprattutto dopo la dissoluzione dei Riformatori di Pietrino Fois. Candidata dal Ncd di Alfano, con dietro le spalle, a dispetto dell’età, una lunga carriera cittadina, le aspettative di Mariagrazia Salaris si attestano intorno ai 6000 voti, più che sufficienti a sfidare Mario Bruno, a meno che… Già, perché non pochi sono i dubbi intorno al risultato di Graziano Porcu. Non tanto per l’effetto Grillo che continua a scalare le percentuali nazionali, ma soprattutto per la forza mimetica che il Movimento 5 Stelle può mettere in campo, diventando il punto di riferimento di ogni scontento, il ricettacolo di tutti i malumori, lo strumento delle più inconfessabili vendette politiche. La forza elettorale di Porcu, seppure a spanne, è valutata intorno ai 4000 mila voti… Potrebbe aumentare lo score drenando il bacino Di Nolfo. Ma non basterebbe.
Ecco allora che si è fatta strada un’ipotesi, al limite della fantapolitica, dove si contempla la discesa in campo, più o meno segreta, dei Riformatori per dare al M5S i numeri sufficienti per il ballottaggio lasciando al palo la Salaris in discesa sotto quota 5mila…. Si considera infatti che l’unità del centrodestra sia frutto di un accordo fragile e controverso… E sono in molti a pensare che per provare a battere Bruno nel turno di ballottaggio il candidato migliore sarebbe proprio Porcu… Per chiudere le somme, arrivati a questo punto del ragionamento, manca solo la valutazione del risultato di Enrico Daga, candidato sindaco con la lista del Partito democratico. Una sola lista, notano gli opinionisti, ricordando il ventaglio di forze messo in campo dai democratici intorno alla candidatura di Stefano Lubrano due anni fa. Che non sono sparite. Anzi, in forme diverse, le ritroviamo nelle liste che appoggiano Bruno. Così il peso di Daga, pesato e ripesato, viene calcolato più vicino ai 3mila che ai 2mila voti... Quarto assoluto! A meno che non riesca a convincere il segretario nazionale del Pd a venire ad Alghero. Sarebbe la vera svolta di tutta la campagna elettorale e Daga potrebbe raddoppiare i voti: primo probabilmente! Per tutti gli opinionisti insomma, se Bruno dovesse vincere le prossime comunali non solo conquisterebbe il Municipio di Sant’Anna ma potrebbe rifondare, con le forze che lo hanno sostenuto, da Carlo Sechi a Elias Vacca, anche il Pd ad Alghero… Misteri della fantapolitica algherese: un Pd più spostato a sinistra, con una maggioranza a Sant’Anna più orientata verso il centro: misteri della fantapolitica algherese...
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