A.B.
30 aprile 2014
Disabili: «Il Comune non ci paga» Sit-in ad Alghero
Manifestazione di protesta davanti agli uffici comunali di Sant’Anna. I rappresentanti, dopo un primo incontro, verranno ricevuti dal dirigente ai Servizi Sociali
ALGHERO – Legge 162, rimborsi per assistenza a nefropatici, diabetici, “ritorni a casa” e tanto altro ancora. Questi i tanti argomenti messi in evidenza questa mattina, dai manifestanti che stanno attuando un sit-in di protesta davanti agli uffici comunali di Via Sant’Anna. I genitori dei tanti disabili algheresi, hanno chiesto all’“Associazione pensiero felice” di essere promotrice di questa nuova battaglia, con le famiglie che, nel 2014, non hanno ancora ricevuto alcun tipo di rimborso che, quanto meno, alleggerisca situazioni, sempre più spesso, drammatiche.
«Ci siamo informati – spiegano durante il sit-in – e, già da febbraio, la Regione ha dato il via libera per utilizzare “le economie”. Per ora, però, l’indicazione è stata recepita più dai piccoli paesi, che non da quelli più grandi (Cagliari esclusa). Stessa situazione per gli “avanzi di gestione”. Abbiamo parlato una prima volta con il dirigente comunale ai Servizi Sociali Mulas, che ci ha motivato i ritardi con problemi di software e carenze di personale. Di determine che tornano indietro per qualche problema formale… Il 24 aprile è stata preparata una nuova determina ed il 28 è stata inviata alla Ragioneria (solo dopo l’annuncio della protesta). Mercoledì sarà in pagamento? Vedremo. Inoltre, ci piacerebbe sapere cosa vogliono fare i candidati sindaci sull’argomento. Questi problemi – concludono – non colpiscono solo i disabili e le loro famiglie, ma ricadono anche su chi da assistenza e non viene pagato».
Nel successivo incontro, fissato per le ore 12, la musica non è cambiata. Negli uffici dei Servizi Sociali, ai rappresentanti dell’Associazione Pensiero Felice è stata mostrata una determina che, pare, dal 31 marzo viene rimpallata tra i tavoli dello stesso Settore e la Ragioneria. «Se entro mercoledì gli operatori non verranno pagati – affermano compatti l’Associazione pensiero felice, i genitori ed operatori del settore – proseguiremo con la nostra protesta, senza soluzione di continuità. Giovedì saremo di nuovo qui per un sit-in e poi organizzeremo nuove forme di protesta».
articolo in aggiornamento
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