ALGHERO - «Prendete tre giovani architetti, con tante idee per la testa ma con vivo senso del quotidiano, unite uno spazio inconsueto, mutante, che fonde studio e store, aggiungete una serie di oggetti belli e funzionali da poter acquistare e avrete ottenuto un nuovo modo di pensare l'abitare contemporaneo. Fabio, Diego e Giuliano giocano la loro scommessa con il futuro progettando spazi a misura dell'oggi, nella consapevolezza che tempi critici richiedono strategie operative di pragmatica intelligenza e sorprendente creatività. Lo studio-atelier è offerta di proposte, luogo di incontro di immaginari in fermento, di comunicazione, di curiosità, di bisogni e di tanto altro. Basta passare al numero 38 di via IV Novembre e si capisce come il luogo di lavoro sia luogo di vita, di mestiere e di cultura fresca, di giornata, pronta a coagularsi in realtà originali per appagare necessità e desideri...». Così Mariolina Cosseddu, storica dell'arte, descrive in poche frasi la passione di tre architetti algheresi, la loro idea imprenditoriale e il luogo che la ospita: Archistore, o Bottega di Architettura come l'hanno ribattezzata i suoi fondatori Giuliano Cosseddu, Fabio Altomano e Diego Polese.

L'occasione è il primo compleanno di questo luogo inedito per Alghero nel quale l'attività dell'architetto assume una dimensione sociale capace di aprirsi alla città in maniera innovativa: donando all'ambiente professionale una dimensione plurale intesa come spazio di incontro, generazione di idee e socialità grazie al quale mettere in mostra il mestiere dell'architetto nelle sue differenti forme. Dal design di interni sino alla progettazione architettonica, passando infine per l'esposizione e la possibilità di acquistare gli oggetti in mostra nel locale di via IV Novembre, Archistore si pone all'avanguardia rispetto al concetto di store così come è stato interpretato fino ad ora a livello locale e non solo.

La vocazione internazionale ha ispirato anche i festeggiamenti dei giorni scorsi per il primo anno di attività: una serata in cui ogni particolare ha rimandato a spazi ed esperienze cosmopolite: dall'ambiente all'allestimento, fino alle diverse iniziative a corredo dell'evento. Alla serata ha contribuito l’esposizione delle sedute realizzate per la finale del concorso “Archistore design contest 2013” di Giovanni Fara, Salvatore Angius, Paolo Bua e Chiara De Grandi. Inoltre molto apprezzata è stata la mostra fotografica Archistart a cura di Roberta Filippelli, le cui immagini sono state accompagnate dai testi di Mariolina Cosseddu.