S.A.
10 aprile 2014
Polpo scaduto, 500 kg in negozio Multe e denunce della Capitaneria
Polpo scaduto da cinque anni a Sassari, cozze con il bollino falso e quantitativi di ricci fuori norma: sanzioni e provvedimenti giudiziari tra Sassari e Olbia
OLBIA - Negli ultimi giorni una vasta operazione della Guardia Costiera di Olbia, coordinata dal 15° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima, è stata mirata ai controlli nella filiera della pesca. Nella serata di martedì, una verifica su un tir in partenza nel traghetto per Livorno, ha permesso di accertare che nei 410 chilogrammi di cozze ((Mytilus Galloprovincialis) allevati da una nota cooperativa della città, c'era un bollino di controllo con data del giorno successivo.
L'ipotesi di reato è frode in commercio. L'autorità giudiziaria, già informata dei fatti, ha disposto il sequestro del prodotto che, nella giornata odierna, verrà sottoposto al vaglio veterinario dell'Asl per l’eventuale donazione in beneficenza. Mercoledì una nuova segnalazione è partita dalla Polizia Locale, sempre con base nel capoluogo gallurese. Gli agenti del comandante Serra hanno infatti fermato un furgone con rimorchio privo di targa, di proprietà di pescatori professionisti provenienti dalle zone del cagliaritano, a bordo del quale è stato trovato un numero di ricci di mare superiore al quantitativo previsto dal decreto dell’assessore regionale all’agricoltura e riforma agropastorale. Pertanto gli echinodermi in esubero sono stati sottoposti a sequestro e ributtati in mare, mentre al pescatore professionista è stato comminato un verbale di 4mila euro.
Nell'operazione che ha coinvolto 50 uomini in tutto il nord Sardegna, i controlli si sono estesi anche nei pressi di Sassari con il personale militare della Capitaneria di Porto Torres. Nell'operazione sono stati rinvenuti, in un locale commerciale, circa 25 colli contenenti complessivamente oltre 500 kg di polpi (Octopus Vulgaris), di provenienza extraeuropea, scaduti da oltre 5 anni. Oltre al sequestro è scattata la sanzione di 3.200 euro.
Nella foto: le cozze sequestrate durante l'operazione
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