G.A.
9 aprile 2014
Ponte Romano sempre e comunque!
A prescindere dal monumento il cartello d’informazione turistica descrive sempre la stessa opera architettonica: il Ponte romano
PORTO TORRES – Che non si brillasse per la quantità di investimenti fatti per rendere più appetibile la città ai turisti è cosa nota, ma anche quando qualche euro viene speso lo si fa con una discreta superficialità e disattenzione. Insomma sembra quasi che spesso il vero obiettivo non sia realizzare qualcosa che sia funzionale per la città, ma semplicemente realizzare qualcosa di inutile e non corretto. Ne sono triste esempio i cartelli che dovrebbero riportare la descrizione dei monumenti di Porto Torres.
Ubicati presso la basilica di San Gavino, la chiesetta di Balai, la stazione marittima (per motivi che vanno oltre la nostra comprensione), l’Antiquarim Turritano e finalmente il Ponte Romano, i cartelli da una parte mostrano una mappa di Porto Torres con l’ubicazione dei monumenti cittadini e dall’altra una breve descrizione del monumento in questione. In realtà non è proprio così, forse l’idea iniziale era quella, ma guardando i cartelli, ormai sbiaditi dal sole, fatiscenti e poco visibili, ci si accorge, che l’opera architettonica che viene descritta è sempre e solo il Ponte Romano. Insomma, che il turista sia a Balai, a San Gavino, all’Antiquarium o alla stazione marittima l’importante è che conosca almeno un po’ il Ponte Romano.
La struttura è certamente un bel monumento, non ce ne vogliano i romani che l’hanno fatto così bene, ma forse al turista che, per esempio, si ritrova a camminare presso il parco di Balai gioverebbe di più avere un cartello d’informazione turistica, che descriva brevemente la chiesetta che ha di fronte al naso e non il ponte che è a 2 km di distanza e che, per altro, è l’unico che può vantare un cartello che non descriva qualcos’altro. Ci sarebbe da ridere se non fosse che tanta distrazione è solo la manifestazione della sciatteria con cui si prova a valorizzare il patrimonio culturale di Porto Torres. Anche realizzare dei semplici cartelli turistici diventa un’impresa e pare evidente che non ci sia alcun progetto per rendere Porto Torres una città il cui sviluppo, anche se solo in parte, sia turistico.
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