A.B.
4 aprile 2014
Nuove idee sulla disabilità: si può fare
Domani mattina, le sale dell’Hotel Su Baione, sulla Statale 131, all’uscita Nuraghe Losa, ospiterà un seminario regionale sulle buone prassi progetti personalizzati e percorsi sociosanitari in rete
ABBASANTA - L’“Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna”, l’“Associazione Italiana Sindrome X Fragile Onlus” e la Sezione Sardegna dell’“Associazione Italiana Sindrome X-Fragileonlus”, organizzano il Seminario Regionale “Nuove idee sulla disabilità-buone prassi progetti personalizzati e percorsi sociosanitari in rete: si puo’ fare!”. L’evento, organizzato con il sostegno della “Fondazione con il Sud” e con la stretta rete di collaborazione del Comune di Bidonì, dell’Università degli Studi di Cagliari-Ufficio Disabilità e di “Confcooperative”, è in programma domani, sabato 5 aprile, alle ore 9, ad Abbasanta, nelle sale dell’“Hotel Su Baione”, sulla Statale 131, all’uscita Nuraghe Losa.
Proprio in Sardegna, in linea con le più avanzate idee scientifiche, socioculturali e dei principi intesi come diritti esigibili (la “Convenzione Onu” sui diritti delle persone con disabilità, è anche legge italiana), si parlerà di progetti personalizzati delle persone con disabilità, realizzate con i familiari e loro associazioni e di co-progettazione con i servizi, di esperienze e buone prassi in atto relative ai percorsi socio-sanitari con operatori, professionisti e cooperatori sociali. Un modello che va sempre sostenuto e protetto da chi vuole svuotare le risorse per tornare a vecchie forme di istituzionalizzazione. Oltre a persone con disabilità e familiari, esperti nazionali, amministratori locali, operatori del settore sanitario sociale e scolastico, interverrà Marco Espa, unico sardo appena eletto nella Giunta nazionale della “Fish-Federazione Italiana Superamento Handicap”, che comprende trentasei grandi associazioni e quattordici Forum Regionali.
Un’occasione di scambio e formazione per tutti, nell’ottica della costruzione possibile di una rete inclusiva che ha al centro la persona ed il suo progetto di vita, realizza alleanze fra e con gli operatori sociali e sanitari, prevede la partecipazione, con il coinvolgimento attivo dei diretti interessati e dei loro familiari, protagonisti nella scelta dei servizi e nel prendere decisioni per la loro assistenza, nei processi e percorsi che li riguardano; tutto questo è possibile! E soprattutto, grazie a questo metodo e pratica, migliora la qualità della loro vita ed i servizi stessi, oltre che della comunità e società intorno.
|