SASSARI - «Siamo tutte ben consapevoli del fatto che sarà un'impresa ardua. A Casalgrande abbiamo sbagliato tutto il possibile, consentendo loro di chiudere la gara con un vantaggio consistente. Il gruppo ha, però, assorbito il colpo. Ci siamo confrontate, abbiamo parlato e abbiamo chiarito alcune cose. Ci siamo rese conto che non si può mai abbassare la guardia, quando le forze sono così equilibrate, perché si rischia di compromettere un'intera stagione. Abbiamo tutte sete di rivincita. Avremo nuovamente a disposizione Daniela Canessa, reduce dai Giochi Sudamericani. In porta ci sarà Roberta Giudice che, a Casalgrande, ha giocato una buona partita, ma resta il rammarico per non averla protetta abbastanza. Il pronostico, è inutile negarlo, pende dalla loro parte, ma il campo di gioco di Sassari, da sempre, è difficile per tutti. Nessuno, al “PalaSantoru”, può permettersi di giocare tranquillo».

Con queste parole, l'allenatrice Patrizia Canu ha presentato la partita Sinergia Sassari–Casalgrande Padana, match valido per il ritorno della semifinale dei play-out del campionato di serie A1 di pallamano femminile. Al termine dei sessanta minuti di gioco, si conoscerà il nome della squadra che, insieme al Teramo, potrà festeggiare la permanenza nella massima categoria dell'handball in rosa, mentre quella che uscirà sconfitta dalla doppia sfida dovrà affrontare il Cassano Magnago nella finale che sancirà l'unica retrocessione.

Il risultato maturato al termine della partita di andata, 30-20 per le emiliane, rende complicato il compito delle sassaresi, che hanno, però qualità tecniche, entusiasmo ed esperienza per provare a ribaltare la situazione. Sarà quindi fondamentale il sostegno del pubblico. L'appuntamento è fissato per domani, sabato 22 marzo, al PalaSantoru, alle ore 18.30 (arbitrano Romana e Romana).