Sergio Ortu
29 novembre 2005
Agro dimenticato «tanti imprenditori vorrebbero investire ma non gli viene data la possibilità»
Da anni si sollecita l’acquisizione del patrimonio immobiliare Ersat da parte del comune, ma l’iter burocratico sembra essersi arenato. Gli abitanti dell’agro vogliono conoscere dagli amministratori quali sono le prospettive di sviluppo sociale ed economico del luogo in cui vivono
ALGHERO - Una tavola rotonda con la giunta comunale e aperta a tutti gli esponenti politici del territorio per discutere dei problemi più sentiti dagli abitanti dell’agro algherese. Questa l’ennesima iniziativa intrapresa nel tentativo di essere finalmente ascoltati dalle istituzioni, da parte del Comitato Zonale Nurra di concerto con le associazioni operanti nell’agro quali Impegno Rurale, comitati parrocchiali di Guardia Grande, Santa Maria la Palma e Villassunta e l’associazione Disabili di Villassunta, Onlus di Guardia Grande. L’incontro è previsto per sabato prossimo 3 dicembre alle 10 presso il salone sociale di Guardia Grande. Le questioni che saranno messe sul tavolo e discusse nel faccia a faccia tra amministrazioni e cittadini sono più o meno le solite, ossia quelle che non sono mai state risolte e quindi divenute croniche. Si dalla questione spazi sociali, ricreativi e sportivi. Da anni si sollecita l’acquisizione del patrimonio immobiliare Ersat da parte del comune, ma l’iter burocratico sembra essersi arenato. Nel frattempo tanti locali che potrebbero essere utilizzati giacciono nel più totale abbandono. Altro argomento la totale assenza di un efficiente servizio di trasporto pubblico dalla città verso le borgate e viceversa. Questione già affrontata dal Comitato Zonale Nurra in un recente incontro con le FDS che però hanno evidenziato la mancanza di fondi per supportare una nuova linea di trasporto urbano. Ma non è finita, gli abitanti dell’agro vogliono conoscere dagli amministratori quali sono le prospettive di sviluppo sociale ed economico del luogo in cui vivono. Nell’incontro quindi si cercherà di parlare di pianificazione urbana, di piano particolareggiato delle borgate e delle prospettive di sviluppo tenendo conto di piano regolatore generale in vigore. «Esistono tanti locali anche di proprietà comunale -spiega Sergio Melis di Impegno Rurale- che vengono utilizzati a magazzino quando potrebbero essere utilizzati in maniera più utile alla comunità. Siamo a conoscenza di tanti imprenditori che vorrebbero investire nel territorio per produrre tutta una serie di servizi che mancano nelle borgate anche di carattere commerciale, ma non gli viene data la possibilità». Argomenti dunque nuovi e più vecchi e cronici che verranno discussi in una assemblea che si preannuncia molto affollata. Si spera anche di amministratori politici in grado di fornire risposte.
Nella foto il centro di Guardia Grande
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