Commissioni consiliari, stalli personalizzati da assegnare ai disabili: fa discutere la proposta del Muc
L’argomento, già discusso giovedì scorso in consiglio, non aveva trovato d’accordo i consiglieri in alcuni punti e si era preferito tornare in commissione per fugare dubbi e storture
ALGHERO - Riunione congiunta ieri sera per la Ia e IIa commissione consiliare, per discutere la rielaborazione del regolamento per gli stalli personalizzati da assegnare ai disabili. L’argomento, già discusso giovedì scorso in
consiglio, non aveva trovato d’accordo i consiglieri in alcuni punti e si era preferito tornare in commissione per fugare dubbi e storture, per poi ripresentare il piano nella seduta di oggi, pronto per l’approvazione. Tutti d’accordo sul primo emendamento Becciu che prevede l’indicazione sul libretto della vettura dell’invalido, della patologia di cui soffre precisando l’impossibilità o meno di deambulare. Ma è la seconda proposta del leader del Muc a far discutere. Becciu ribadisce una norma già esistente, cioè l’obbligo della presenza del disabile a bordo per parcheggiare l’auto negli stalli riservati. Condivide il capogruppo di Fortza Paris Maurizio Pirisi, mentre Alberto Zanetti, dello stesso partito, ne chiede la cassazione, perché lo giudica «poco chiaro». Mentre la dirigente ne dichiara la validità tecnica, si forma un’opposizione trasversale, formata da Giulio Chessa, Mariolino Donadu e Gavino Scala, che si chiedono per quale motivo, l’unica auto di casa, segnalata alle autorità competenti e utile per il trasporto del disabile inabilitato alla guida, non possa sostare nello stallo personalizzato in assenza del disabile. Dopo una lunga e animosa discussione con toni anche accesi e minacce da parte del presidente Spano di sospendere la seduta, l’emendamento viene bocciato. In base ad una proposta di Giulio Chessa saranno effettuati sopralluoghi per accertare chi tra i possessori di garage, può aver diritto comunque ad un posto auto personalizzato. Curedda della Margherita chiede l’estensione del regolamento ai disabili temporanei, ma la risposta della dirigente Cadau non ammette repliche: «Non sarebbe socialmente giusto equiparare un disabile al 100 percento con una persona che ha una gamba ingessata per due mesi». Inoltre ci sono ostacoli di natura economica: assegnare stalli temporanei comporterebbe un notevole dispendio di risorse e dovrebbe ogni volta passare l’analisi dei revisori dei conti.
Nella foto la riunione di ieri sera