A.B.
19 febbraio 2014
A Cagliari l’Open Data Day 2014
La seconda edizione della manifestazione, denominata La Sardegna e la cultura dei dati aperti, va in contemporanea mondiale con oltre cento eventi
CAGLIARI - Dopo il grandissimo successo dello scorso anno, arriva l'edizione numero due del “Cagliari Open Data Day”. La giornata dedicata alla cultura dei dati aperti è in programma sabato 22 febbraio, dalle ore 9 alle 13 all'Open Campus Tiscali (in località Sa Illetta) , per il talk ed il dibattito, e dalle 15.30 alle 17 nella pista ciclabile (lotto Su Siccu), per “Monithon” e “Mapping party”. L'evento 2014, in contemporanea mondiale assieme alle oltre cento iniziative sparse per il pianeta dell'International Open Data Day, è organizzato dalle associazioni “Sardinia Open Data” e “Circolo dei Giuristi Telematici”, con la collaborazione dell'Open Campus Tiscali.
L'Open Data Day è una manifestazione priva di colori politici, gratuita e dedicata a cittadini, imprese, amministratori, programmatori, scienziati, esperti di dati e giornalisti, affinché tutti possano cogliere i vantaggi sociali ed economici della cultura dei dati aperti (open data), cioè liberamente accessibili a tutti, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione. Per l’Italia si tratta della seconda adesione all'iniziativa globale dell’Open Data Day Internazionale ideata da David Eaves dell’European Public Sector Information per creare relazioni tra coloro che lavorano con i dati aperti, superare gli aspetti più tecnici e formare una “open data community” a livello internazionale. Cagliari è una delle diciotto città italiane che faranno cultura dei dati aperti in una giornata ricca di contributi.
Sarà la giornalista Manuela Vacca ad aprire la giornata, alle ore 9.30, con l'intervento “L'Open Data Day e la cultura dei open data”. Giorgio Mancosu, dottorando in diritto amministrativo nelle Università di Cagliari e di Parigi 2, parlerà dell'occasione di cittadinanza. Alle 10, Giovanni Battista Gallus, avvocato esperto di diritto della Rete e presidente del Circolo dei Giuristi telematici, illustrerà casi pratici di open data nella Pubblica amministrazione. Mezz’ora dopo, toccherà ad Antonio Quartu e Giaime Ginesu della Regione Autonoma della Sardegna parlare di dati aperti dal punto di vista regionale. A seguire, su “Trasparenza, partecipazione e accountability”, ci sarà Salvatore Marras del “Formez”. Il consulente aziendale Carlo Zucca proporrà un“Mapping degli areali delle Dop”, mentre Claudia Mocci farà il punto sulla cooperazione internazionale con gli open data. L'interaction designer Francesca Murtas fornirà un esempio di “smart citizen. Civic engagement & open culture”. Chiuderà i talk lo statistico Davide Massidda, con l'intervento “I dati e la statistica nel mondo open source: InsulaR” e cederà lo spazio al dibattito delle ore 12,20 intitolato “Cultura, lingua sarda e mondo open”. Interverranno l'esperto di lingua sarda Amos Cardia, rappresentanti di “OpenStreetMape Wikipedia”, il creatore del “Dizionario Sardo Parlato” Sandro Usai ed il presidente di “Sardinia Open Data” Andrea Zedda.
La giornata proseguirà, dalle 15.30 alle 17, con l'originale evento di monitoraggio civico nel lotto Su Siccu della pista ciclabile. Si chiama Monithon l’iniziativa indipendente di monitoraggio dei progetti finanziati dalle politiche europee e consiste nel visitare di persona un progetto che si desidera monitorare e stilare un report per capire come i fondi son stati spesi. A Cagliari si terrà un “Mapping party”, un evento aperto a tutti, esperti e non, durante il quale si raccoglieranno informazioni cartografiche tramite smartphone, gps e carta. Quanto raccolto verrà poi inserito in OpenStreetMap, la wikimappa libera più completa al mondo.
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