La scelta dell'Automobil Club d'Italia e della Fia di spostare la sede centrale del World Rally Championship ad Alghero accende le polemiche politico-elettorali. E' il candidato-Governatore minaccia di non sostenere economicamente la gara mondiale
CAGLIARI - La scelta dell'Aci e della Fia di spostare la sede centrale del World Rally Championship ad Alghero accende le polemiche politico-elettorali. E' il candidato-Governatore minaccia di non sostenere economicamente la gara mondiale: «Prendiamo atto della volontà dell'Aci di organizzare il Rally secondo modalità non concordate né condivise dalla Regione. Da tale atteggiamento e dal mancato coinvolgimento del partner istituzionale si presume che evidentemente l'Aci intenda sostenere l'evento contando solo su proprie risorse».
Così il presidente Ugo Cappellacci all'indomani dell'ufficializzazione dell'edizione 2014 del Rally d'Italia in Sardegna. La tappa mondiale del Wrc - come anticipato dal
Quotidiano di Alghero - si terrà nella Riviera del Corallo dal 5 all'8 giugno [
LEGGI]. Ma il rinnovato programma prevede anche la partenza dal capoluogo isolano, Cagliari, e tappe sugli sterrati galluresi e del Sassarese.
Nelle ultime settimane la decisione di spostare la sede principale della manifestazione sportiva da Olbia ad Alghero aveva creato molte polemiche [
LEGGI]. Una scelta questa dettata da questioni logistiche e di popolarità, assunta dall'Aci nazionale e dalla Fia dopo numerosi sopralluoghi. Decisione fortemente ostacolata a livello politico dai referenti galluresi più vicini a Forza Italia: arriva adesso l'annuncio shock del Governatore (e candidato) del disimpegno della Regione dalle spese dell'organizzazione.
Nella foto: Ugo Cappellacci