10 gennaio 2014
Niente neve su Alghero, pioggia di Onorevoli
In dirittura d´arrivo la composizione ufficiale della schiera di aspiranti consiglieri regionali col marchio "Made in Alghero". Ma per arrivare a Cagliari si vince in Provincia e spesso non bastano i consensi locali. I più scettici già parlano di bagno di sangue annunciato
Quest'inverno niente neve sui tetti di Alghero ma una pioggia di candidati che aspirano alla conquista del tesserino di Consigliere regionale. Non passa giorno che non si aggiunge alla folta schiera di "onorevoli" un nuovo pretendente. Facendo due conti, andando avanti di questo passo in città si supereranno i dieci concorrenti. Più a destra che non a sinistra, per un banale gioco del destino. E se si dovesse riconfermare la tradizionale tendenza dell'alternanza, alla sconfitta di Cappellacci, come era stata quella di Soru, di potrebbero aggiungere le vittorie di Tedde o Sini, se non quella della dottoressa Giorico, e Pietrino Fois o dell'Udc e magari sommare l'ingresso in via Roma di Cacciotto o Di Nolfo. Ma i più scettici già parlano di bagno di sangue algherese ricordando la storica difficoltà nel piazzare gli uomini giusti al momento giusto. C'è una differenza però. Per una strana coincidenza i due schieramenti pare abbiano involontariamente deciso di non calpestarsi i piedi spartendosi Sassari e Alghero, con i big del Centrodestra sulla cittadina catalana e quelli più a sinistra tutti marchiati Tatari. C'è ancora l'incognita Psd'Az, tentato a sinistra quanto a destra, ma che paradossalmente rispetta questa strana logica piazzando ai nastri di partenza, sulla stressa riga, Pintus (Alghero) e Cardin (Sassari).
Allora andiamo con ordine. Forza Italia prima, Popolo della Libertà poi e Forza Italia oggi mancano dagli scranni di via Roma da un ventennio. L'ultima volta ci era riuscito Giacomino Oppia nel 1994, ma erano gli anni della discesa in campo di Silvio Berlusconi e Forza Italia aveva tutto un altro sapore. Poi ci hanno provato Giancarlo Piras, Maria Grazia Salaris, Ennio Ballarini e Gianni Martinelli. Ora è la volta dell'ex sindaco Marco Tedde, del mezzo-sangue Gavino Sini, nel senso che è mezzo sassarese e mezzo algherese, e dell'oculista Laura Giorico, moglie dell'ingegnere Corrado Sanna. Un terzetto di tutto rispetto se non fosse che si rischia di attingere consensi dallo stesso bacino tra gli applausi sassaresi e il benservito cagliaritano. Chi racchiude attorno a se il consenso di una carriera spesa tra Cagliari e Alghero è il Riformatore Pietrino Fois, una di quelle figure ben viste anche in ottica comunale, capace di unire anime diverse nell'interesse locale. A febbraio probabilmente giocherà la sua ultima roulette regionale per poi dedicarsi a pieno titolo ad Alghero.
A sinistra non stanno meglio, anche perchè la mesta figura collezionata nei quindici mesi di amministrazione non può non aver acuito le ferite che si sa, in politica sanguinano per diverso tempo. Così il candidato di un'Isola e del Pd, seppur solitario, potrebbe non veder schierati al suo fianco i pezzi da novanta a tutto vantaggio di Luigi Lotto, Gianfranco Ganau e Gavino Manca. Anche Mario Bruno in realtà ha sempre avuto poco dalle correnti interne ma nonostante tutto aveva costruito un primato provinciale difficilmente ripetibile. Ci proverà proprio Cacciotto partendo da una base importante costruita intorno a Mario Bruno e il suo consenso delle Comunali, quando alla prima uscita aveva messo in fila Tedde, Daga, Tanchis, Scala e Calvia. C'è poi l'incognita Di Nolfo, che prima ancora di scalare la lista di Sinistra Ecologia e Libertà e' in attesa di avere il lasciapassare per la candidatura che arriverà dalla segreteria regionale. Non è più un mistero che il coordinamento provinciale navighi in acque davvero agitate e tutti viaggiano in ordine sparso in cerca di visibilità. Un'altra occasione persa nel momento in cui si sarebbero dovute spendere le energie per intercettare i tanti consensi impazziti in cerca di riferimento. Basti ricordare che anche ad Alghero il primo partito alle Politiche era marchiato 5 Stelle. Una base elettorale a cui guarderà con maggiore attenzione anche l'indipendentista Gavino Balata con Progres che dalle divisioni a sinistra potrebbe trarne un inaspettato giovamento.
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