M.C.
7 gennaio 2014
Antonio Cardin (Psd´Az) chiede il "disability manager" per Sassari
Il capogruppo del Psd´Az in consiglio comunale, Antonio Cardin, chiede l´istituzione di una figura professionale per la risoluzione dei problemi legati alla disabilità
SASSARI - Nuove professioni per risolvere le problematiche legate alla disabilità: a chiederle è il capogruppo del Psd'Az in consiglio comunale Antonio Cardin. In una mozione il consigliere impegna il sindaco e la giunta a individuare la figura del "disability manager", che ha la funzione «di mettere in rete le diverse professionalità coinvolte nei problemi legati alle disabilità e promuovere azioni in cui accessibilità non significa soltanto eliminazione di qualche gradino, ma anche e soprattutto abbattimento delle barriere culturali che rendono la nostra società non adatta alle persone con abilità diverse».
Tra le attività attribuibili a questa figura, la delineazione di possibili linee guida di intervento per promuovere i diritti delle persone diversamente abili in ambito urbanistico, edilizio, architettonico e di mobilità urbana; compito del disability manger anche la previsione della realizzazione di una segnaletica adeguata per l'accesso alle sedi dei servizi, l'istituzione del numero verde per segnalare ostacoli fisici e culturali per il pieno ottenimento dei diritti dei diversamente abili, e ancora la realizzazione dell'accessibilità ai diversamente abili anche nelle attività e negli spazi per il tempo libero, come piscine, parchi e luoghi di svago. Tra gli altri punti elencati nel testo presentato da Cardin, anche l'attivazione di un sistema di rilevazione degli abusi nei parcheggi riservati ai disabili, e l'incremento dei servizi a sostegno della domiciliarietà e delle famiglie.
«Con l'istituzione del disability manager – scrive il capogruppo del Psd'Az - l'amministrazione comunale avrebbe la possibilità di promuovere azioni sostanziali che concentrano tutte le risposte alle esigenze di vita dei diversamente abili in un'unica figura professionale a capo di un ufficio strutturato che cura le necessità del cittadino disabile in maniera olistica. Per non generare un nuovo costo per l'amministrazione comunale, l'incarico deve essere conferito nell'ambito delle risorse umane già in organico presso il Comune, da individuare in un professionista con apposito corso di formazione in Disability management e competenze urbanistiche, edilizie e in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, di vita e di svago».
Una figura fondamentale che come spiegato dal consigliere permetterebbe di snellire determinati procedimenti e quindi velocizzare il lavoro in favore dei disabili. «Oltre alle competenze dirette, nelle città che hanno già introdotto il disability manager tra cui Parma, Perugia, Alessandria, Pescara, il professionista ha acquisito “competenze trasversali”, atte a favorire l'integrazione della persona disabile nella società partendo dalle esigenze di ciascuno per arrivare alla determinazione di soluzioni su misura. Pertanto accessibilità intesa in senso ampio, che significa non soltanto potersi muovere autonomamente in città, entrare in un edificio o usufruire dei trasporti, ma anche poter accedere senza ostacoli burocratici ai servizi sociosanitari o inserirsi nel mondo del lavoro ed a scuola o, ancora, avere uguali possibilità di fare sport e attività ricreative».
|