Dolores Serra
25 ottobre 2005
Una folla commossa ha salutato “il Maestro” Franco Mulas
La boxe algherese piange la scomparsa dell’uomo simbolo di questo sport che ha dato speranza a tanti giovani. Un maestro non solo sul quadrato
ALGHERO - Una folla commossa ha voluto salutare questa mattina “il Maestro” Franco Mulas. La boxe algherese piange la scomparsa dell’uomo simbolo di questo sport che ha dato speranza a tanti giovani. Un maestro non solo sul quadrato. Mulas viene ricordato da tutti come un padre, un educatore, un maestro di vita. I suoi ragazzi hanno portato il feretro in spalla come per portare in trionfo un uomo che ha gettato la spugna solo dinnanzi alla morte. Un uomo umile che nella sua vita dedicata allo sport ha fatto cose grandi e ha infuso tanta disciplina, unita al suo pensiero che l’importante era mantenerla sempre sul ring come nella vita. Lo ricordano perfettamente bene alcuni dei suoi primi allievi uniti nella commozione all’ingresso della chiesa di San Paolo: «Era un vero educatore, ha tolto tanti ragazzi dalla strada indirizzandoli verso lo sport», commenta Ballone. Il ruolo di maestro Franco Mulas lo ha guadagnato con gli anni impartendo non solo lezioni di boxe ma anche di vita :«Era un uomo sincero – dice Angelino Priami, un altro dei suoi allievi più vecchi - in palestra era severo, teneva molto alla disciplina che riteneva una dote importante per diventare un grande atleta». E di grandi atleti sotto le mani Mulas ne ha avuto tanti. Come dimenticare Salvatore Burruni, il ragazzo che Mulas ha forgiato campione, conducendolo alla vittoria di un mondiale che per gli algheresi e non solo, è rimasto nella storia della boxe. «Quando vide il filmato della vittoria di mio padre, di quel giorno così indimenticabile - racconta Gian Franco Burruni, figlio del campione algherese - si avvicinò a me con gli occhi pieni di lacrime dicendomi che gli avevo fatto uno dei più bei regali della sua vita. Adesso anche lui se n’è andato ma la boxe algherese continuerà la sua attività anche nel suo ricordo». Un grande applauso rompe il silenzio quando le ultime parole del maestro contenute in una lettera scritta poco prima di morire sono state lette in chiesa. In quelle righe Franco Mulas descriveva il suo avvicinamento all’unico vero maestro e ringraziava il Signore per avergli dato la possibilità di vivere l’esperienza della vita e di averla potuta trasmettere nello sport. «E’ un uomo che merita tanto rispetto - commenta un suo ex allievo - ci mancherà». Ciao Maestro…
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