Pierpaola Pisanu
24 ottobre 2005
Evasione lampo al carcere di Alghero Detenuto scontava 25 anni per omicidio
La sua condotta irreprensibile aveva convinto il magistrato di sorveglianza a concedergli permessi premio che trascorreva nella casa famiglia gestita dalla Caritas Diocesana di Alghero
ALGHERO - La voglia di libertà è stata più forte del buon senso ed è scappato. Pasquale Concas, 32 anni, condannato a 25 anni di reclusione per omicidio, non è rientrato in carcere dopo la libera uscita. La sua condotta irreprensibile aveva convinto il magistrato di sorveglianza a concedergli permessi premio che trascorreva nella casa famiglia gestita dalla Caritas Diocesana di Alghero. Come aveva fatto tante altre volte, Concas mercoledì ha lasciato la sua cella e da solo ha raggiunto la struttura di via XX Settembre per trascorrere quattro giorni fuori dalle mura del penitenziario. Ma al momento di ritornarci, ha ceduto alla tentazione e ha tradito la fiducia che gli era stata accordata. Troppo grande il desiderio di riassaporare la libertà che aveva perso il 18 gennaio 1994, quando aveva rapinato e ucciso Loredana Gottardi, una pensionata di Olbia. Era stato scoperto e arrestato due mesi dopo, quando messo alle strette dagli inquirenti non gli rimase che confessare. Sabato sera anziché rientrare in cella, ha raggiunto Porto Torres e ha preso il largo verso Genova, a bordo di un traghetto. Alle 21.00, non vedendolo rientrare, sono scattate le ricerche. E’ stato rintracciato dai carabinieri della compagnia di Alghero grazie alle telefonate che ha fatto ad alcuni amici con un cellulare. I militari hanno parlato con lui e l’hanno convinto che stava commettendo un grave errore. Dipingendo la latitanza come una vita priva di quella libertà che andava cercando, sono riusciti a farlo desistere dalla fuga. L’eventualità di essere arrestato in un’altra regione, avrebbe reso ancora più insopportabile la prigionia, lontano dalla sua terra. Di fronte a questo rischio Pasquale Concas ha preferito imbarcarsi immediatamente e tornare in Sardegna. Ieri mattina a Porto Torres, i carabinieri che lo hanno atteso all’attracco della nave, l’hanno riportato in cella. Il giovane detenuto, originario di Tortolì, e residente a Olbia dove si era macchiato dell’efferato delitto, ha già scontato 11 anni della sua pena. Uscirà dal carcere nel 2019. Sarà difficile per lui ottenere permessi premio. Il programma di reinserimento sociale che stava portando avanti, certamente si farà restrittivo.
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