ALGHERO - Grande pubblico al “Camp Nou” del Carmine in occasione delle partite delle squadre juniores dell’Alguerugby e del Capoterra, che domenica si sono affrontate in una “lunga” giornata di rugby giovanile.

Si è iniziato con la partita dell’Under 16 di coach Francesco Serio, che dopo un inizio “sonnacchioso” ha dato una brusca sveglia agli ospiti, dominando lo spazio ed infilandoli più volte, chiudendo cosi l’incontro con un 48-0 senza nessuna obbiezione da parte degli avversari, netta la superiorità tecnica in campo. Si è proseguito poi con l’Under 14 guidata da coach Fabio Corbia. I ragazzi, dopo alcuni minuti di “studio” degli avversari e prese le giuste misure, andavano subito in meta, grande controllo dei tentativi d’incursione avversaria e grande risposta del collettivo catalano, che con grande organizzazione e spirito di squadra, fissava il risultato finale con un secco 51-5 (anche qui netta la superiorità tecnica). Per chiudere la giornata, iniziava la partita dell’Under 18 di coach Roby Palomba, che metteva in campo un collettivo coeso ed agguerrito, che senza perdere tempo iniziava da subito a martellare le linee nemiche, demolendo la difesa avversaria e fissando il punteggio finale in un “silenzioso” 70-0.

A fine partita, il direttore tecnico dell’Alguerugby Roby Palomba (con la modestia che lo contraddistingue) ha esortato i ragazzi ad un maggiore impegno nel lavoro da portare avanti, ricordando che «abbiamo vinto solo una battaglia e non la guerra», il cammino è lungo, ma tra tante difficoltà della società è già iniziato. Ricordando inoltre ad ognuno il proprio ruolo (genitori, allenatori, dirigenti e giocatori), concetto questo, sostenuto anche dal direttore sportivo Francesco Serio, dal presidente Fabio Corbia e condiviso da tutta la Dirigenza. «La forza di una squadra si vede fuori dal campo», sostiene Serio. Grande la soddisfazione di tutto il club Alguerugby che, insieme a tifosi e simpatizzanti, ospiti gli amici del Capoterra, ha concluso la lunga giornata con grande fair-play ed un bellissimo terzo tempo in nome dello sport e del rugby.