Dopo i recenti roghi nell´insediamento dell´Arenosu, il Comitato di quartiere chiede al neo commissario di affrontare la situazione e nel frattempo provvedere ad un sistema di vigilanza notturna
ALGHERO - L'eterna emergenza rom va in scena ad Alghero. O va a fuoco, è il caso di dire. Due
roghi negli ultimi giorni nel campo dell'Arenosu già gravato da ordinanze di sfratto e da puntuali proroghe. Sul caso ritorna a farsi sentire il Comitato di quartiere di Fertilia con una lettera inviata dal presidente Luciano Solinas al neo commissario straordinario Gianfranco Scano.
«Iniziative adeguate alla gravità della situazione» pretendono i residenti della borgata «vista la delicatissima situazione igienico sanitaria del Campo, da tempo riscontrata dagli Enti preposti che hanno rilevato più che significative concentrazioni di sostanze contaminanti nel suolo superficiale, definite “incompatibili con la presenza di una numerosa comunità di residenti, tra i quali alcuni esposti di tenera età”».
Nell'attesa di provvedimenti rispetto ad «uno stato di stallo» giudicato «intollerabile» nella stessa missiva, il comitato chiede «che si adotti un sistema di vigilanza, perlomeno dal tramonto all’alba, che consenta, nelle more della rimozione delle strutture, per le quali ci auguriamo che non si proceda ad altre proroghe, di evitare ulteriori episodi di tale gravità, in modo da impedire che i fumi tossici coprano il cielo della nostra Città».
L'atra richiesta è «l’avvio di una indagine epidemiologica che si estenda ai residenti di Fertilia e dell’agro, per verificare se esistano conseguenze dovute a trent’anni di convivenza forzata con questa emergenza ambientale che ha contaminato in modo pesantissimo il territorio». «Abbiamo abbondantemente superato ogni livello di tolleranza e di sopportazione - conclude Solinas - e ci auguriamo che un intervento immediato e definitivo possa evitare che le proteste degenerino in atti gravi».
Nella foto: il campo rom dell'Arenosu