SASSARI - Dimissioni per Daniele Sanna (Pd), Assessore alle Politiche sociali, giovanili, culturali, della salute e delle Pari opportunità della provincia di Sassari, che con una lettera indirizzata alla presidente Alessandra Giudici spiega e motiva dettagliatamente i motivi che lo hanno portato a lasciare. All'origine di tutto, l'azzeramento della dotazione finanziaria dell'assessorato. Di seguito la lettera integrale.

Cara Presidente,
quando si approva un bilancio preventivo che prevede gli azzeramenti per la gran parte dei capitoli del proprio Assessorato è doveroso riflettere. Ed in questo momento di crisi e di empasse politico-istituzionale diventa ancor più importante comprendere se vi siano gli spazi politici per esercitare il proprio ruolo.
L’attività politica e di amministrazione dell’ente è condizionata non solo da problemi finanziari e contabili (vedi il patto di stabilità), ma anche dalla vicenda della soppressione delle Province. La legge regionale approvata il 28 giugno 2013 stabiliva che “entro 30 giorni” il Consiglio regionale avrebbe dovuto varare una riforma degli enti territoriali capace di prevedere il commissariamento delle province storiche. Purtroppo la classe politica che governa la Regione sta abbattendo il sistema provinciale senza definire l’assetto istituzionale che vuol dare all’Isola. In questo caos istituzionale, nella migliore delle ipotesi, c’è il rischio che la Regione stia mettendo in campo un’operazione di accentramento funzionale.
Dispiace che il Partito democratico non abbia saputo cogliere l’occasione per contrapporre alla demagogia del centrodestra una proposta seria e condivisa per la riorganizzazione degli enti territoriali. In questa situazione gli amministratori e i dipendenti delle province agiscono dentro una sorta di limbo dell’incertezza politico-istituzionale. La macchina amministrativa di una Provincia, come quella di Sassari, ha grosse difficoltà a programmare persino l’ordinaria amministrazione ed il ritardo con cui si approva il bilancio preventivo dimostra bene questo stato di cose. I tagli alla cultura e al sociale – per quanto frutto di scelte per molti versi inevitabili – comprimono ulteriormente le possibilità di scelte da parte di chi è chiamato a gestire un assessorato svuotato di risorse.
In questo quadro seppur con rammarico è maturata la mia decisione di rassegnare le dimissioni. Nel salutarti desidero esprimere a te e al partito la mia riconoscenza per la fiducia accordatami.