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Luigi Coppola 4 ottobre 2005
Storie e musiche di strada ferrata
Il primo Festival letterario del Trenino Verde ha riservato una prova incoraggiante per ripetere l’iniziativa. Un “numero zero” reso possibile dalla partecipazione gratuita dei numerosi artisti in campo, dalle istituzioni e dell’imprenditoria locale. Organizzata dall’associazione FermARTE quel treno, una mostra in itinere fra Sadali, Seui e Tortolì per celebrare lo scrittore Sergio Atzeni scomparso dieci anni fa
Storie e musiche di strada ferrata

OGLIASTRA – Un viaggio letterario artistico in tre tappe visitate dal trenino verde che avanza fra la Barbagia di Seulo e l’Ogliastra: da Sadali passando a Seui sino a Tortolì. Una sorta d’edizione zero approntata dall’Associazione FermARTE quel Treno che dal prossimo anno dovrebbe assumere la forma di un corposo festival articolato in più giornate lungo i percorsi ferrati di Sardegna. L’appuntamento di domenica due ottobre è servito anche a presentare ufficialmente il convegno internazionale di studi su Sergio Atzeni che si terrà a Cagliari dal 13 al 15 ottobre, grazie all’impegno dell’associazione culturale Portales. Fra gli artisti che hanno animato la domenica letteraria musicale, la cantante greca Savina Yannatou reduce dalla terza edizione del “Premio Maria Carta” di Siligo. Enzo Favata, Paolo Maccioni con Mario Brai, Milena Mulas, Stella Veloce, Carlo Spiga e Pietro Olla sono alcuni della nutrita pattuglia, sistematisi su un bus messo a disposizione dall’ARST che partito di prima mattina da Cagliari ha raggiunto la tappa iniziale a Sadali. I brani tratti dai “Racconti della Nuragheologia” di Raimondo De Muro, letti da Diana Pitzurra, accompagnati dal sax di Enzo Favata, dal disco armonico di Mario Brai e dal canto della Yannatou, hanno attraversato lo scenario della cascata “Su Stampu ‘e Su Turrunu”. A Seui la ribalta teatrale è stata la stazione ferroviaria dove, dopo il pranzo offerto dagli operatori locali, Pietro Olla ha incantato non solo i più giovani con numeri d’attrazione e giochi d’infanzia. L’ultima tratta ferroviaria sino a Tortolì è stato lo spunto per i musicisti esibitisi nella serata presso il Teatro Comunale del centro ogliastrino. Apertura con un filmato girato sulla fine degli anni ottanta dal regista Sandro Lai “Il treno che parte da Mandas, tratto dagli archivi RAI. Le musiche del pianista Andrea Granitzio, del sassofonista Emanuele Contis e ancora Milena Mulas, Stella Veloce, Carlo Spiga e Mario Brai, hanno fatto il resto, omaggiando il grande scrittore sardo autore de “Il figlio di Bakunin”. Nella premessa di trasformare la giornata di domenica in un evento dai molteplici valori aggiunti: la valorizzazione del territorio, la storicità del Trenino Verde, l’imprenditoria ed il turismo locale, tutte le autonomie istituzionali: dalla RAS ai comuni interessati, dalla SFIRS alle Ferrovie di Sardegna, dall’Istituto Luce alla sede regionale RAI di Sardegna concorreranno insieme per una rassegna che conferirà maggiore lustro alle tradizioni del luogo, producendo ritorni importanti per lo sviluppo turistico umanistico dell’isola.

Nella foto Enzo Favata



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