Red
10 ottobre 2013
Fotografia popolare a Olbia
La donazione come un dono; vite dei donatori e dei pazienti talassemici legate a doppio filo, quasi fossero “vasi comunicanti”. È questo il messaggio del racconto fotografico realizzato da Serena Carta che, in collaborazione con la Asl di Olbia, ha voluto immortalare il percorso della donazione
OLBIA - Da venerdì 11 a domenica 13 ottobre si terrà a Olbia “Storie di un attimo”, il festival popolare della fotografia organizzato da Marco Navone e dall’associazione Argonauti. Il progetto, portato avanti grazie alla collaborazione della Asl, è stato realizzato con l'intento di ringraziare tutte le persone coinvolte in questo importante servizio, che è la donazione, raccolta e lavorazione del sangue; donatori e medici, volontari e operatori sanitari che a vario titolo, ogni giorno, con il loro impegno e con la loro generosità, ci consentono di condurre una vita normale”, spiega Serena Carta, ideatrice e realizzatrice di “Gift, Vasi Comunicanti”, il racconto fotografico che da giovedì prossimo sarà esposto in Corso Umberto, al civico 64.
La giovane fotografa, che da anni viene seguita dal Centro Trasfusionale di Olbia, ha voluto, con i suoi scatti, raccontare tutto il percorso della donazione: dal momento della sensibilizzazione alla raccolta, passando per la lavorazione del sangue con la classificazione delle sacche raccolte e la scomposizione del sangue nei vari elementi, dal filtraggio alla trasfusione. «La mostra vorrebbe illustrare come un gesto che richiede poco impegno, possa influenzare positivamente la vita di numerose persone; un esempio di grande generosità e altruismo che spero venga trasmesso anche alle nuove generazioni».
La giovane fotografa Serena Carta da alcuni mesi ha coinvolto la Asl di Olbia in questo progetto di sensibilizzazione: «Un’idea a cui abbiamo aderito subito: siamo certi che simili interventi, raccontati direttamente da chi vive in prima persona il problema delle trasfusioni, siano veramente utili per raggiungere il risultato. Avvicinare sempre più la popolazione alla donazione del sangue, un grande gesto di civiltà e rispetto della vita», spiegano il Direttore generale della Asl di Olbia Giovanni Antonio Fadda, il direttore sanitario Maria Serena Fenu, e il direttore amministrativo, Gianfranco Casu.
«Con questa mostra voglio lanciare un appello e vincere i pregiudizi ancora legati alla talassemia, un tempo malattia che lasciava poche speranze, ora considerata a prognosi aperta! I talassemici, grazie al dono che gli viene trasfuso, possono condurre una vita normale, crescere, studiare, lavorare, sposarsi, avere figli ed invecchiare!», conclude la fotografa olbiese. Le location della quattro giorni di “Storie di un attimo”, saranno il Politecnico Argonauti, in via Romana 50, la Società dello Stucco in via Cavour 43, il civico 33 di corso Umberto, la sede dell’Amp di Tavolara in via Porto Romano 11 e i negozi di corso Umberto e delle altre vie del centro.
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