Red
13 settembre 2013
Architettura: Alberto Campo Baeza a Cagliari
Uno dei più celebri e prestigiosi architetti europei contemporanei, a chiudere sabato 14 settembre – con una conferenza alle 19 - la seconda edizione della Scuola Estiva Internazionale di Architettura in titolata quest’anno “Sardegna. Il territorio dei luoghi. Verso la città murata”
CAGLIARI - Sarà Alberto Campo Baeza, uno dei più celebri e prestigiosi architetti europei contemporanei, a chiudere sabato 14 settembre – con una conferenza alle 19 - la seconda edizione della Scuola Estiva Internazionale di Architettura in titolata quest’anno “Sardegna. Il territorio dei luoghi. Verso la città murata”, in corso di svolgimento a Cagliari da due settimane. Alle 18, nell’Aula Magna della facoltà di Ingegneria-Architettura, in piazza d’Armi (ingresso da via Marengo), si terrà la manifestazione finale della Scuola, con la presentazione del primo numero della nuova gestione della prestigiosa rivista “Domus”, ad opera del direttore Nicola Di Battista, mentre alle 19 comincerà la conferenza di Alberto Campo Baeza.
La mattina di sabato 14, a partire dalle 9, nell’Aula Magna di Via Corte d’Appello, docenti e studenti dei cinque Atelier della Scuola presenteranno e discuteranno i loro lavori, con la supervisione del visiting professor Jacques Sbriglio, della Scuola di Architettura di Marsiglia, e del prof. Nicola Di Battista. Saranno presenti ai lavori il Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, il Sindaco Massimo Zedda e l’Assessore Paolo Frau. Nella stessa mattina, un altro Atelier della Scuola Estiva, formato dagli allievi del Liceo Artistico di Cagliari, metterà a punto un’installazione nella piazza Costituzione (sul Bastione di St. Remy), “disegnando” la pavimentazione con il gesso e gli stencil.
I lavori di Baeza riscuotono i più ampi riconoscimenti in Spagna e nel mondo: “Alberto Campo Baeza crede nell'architettura come idea costruita – si legge su Domus - crede che le sue componenti principali siano la gravità che costruisce lo spazio e la luce che costruisce il tempo. È uno degli architetti spagnoli più puri e radicali, capace di costruire gli spazi delle sue opere con la sola luce naturale, capace nello stesso tempo di mutarli costantemente. Il suo modo di costruire pone l'uomo al centro della Natura offrendogli contemporaneamente un rifugio, un belvedere e un punto di vista sul paesaggio circostante. Sono architetture di grande intensità e di pura essenza, in cui nulla è superfluo e nulla manca e nelle quali il tempo si dilata”.
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