Alghero, Nuoro e Cagliari: i tesori dell´artigianato sardo dislocati in tre mostre differenti nell´isola. La soddisfazione dell´assessore regionale Luigi Crisponi
CAGLIARI - Un successo oltre le più rosee aspettative. Circa 15 mila visitatori hanno affollato nel corso dell’estate le tre mostre "Galanìas - I tesori dell’artigianato sardo", organizzate dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio in tre location esclusive, al Quartè Sayal di Alghero [
GUARDA], alla Bottega Santa Croce di Cagliari e al Tribù di Nuoro. Le esposizioni hanno attirato, oltre all’appassionato pubblico locale, tanti incuriositi turisti in vacanza nell’Isola: l’allestimento è stato molto apprezzato, soprattutto, dai viaggiatori provenienti da Germania, Francia, Russia, Scandinavia e Giappone. Il dato, peraltro, è destinato a crescere considerato che la mostra nuorese è ancora aperta e molto frequentata, mentre quelle di Cagliari e Alghero sono chiuse dal primo settembre.
Un aspetto importante da considerare è relativo all’attenzione che i visitatori hanno riservato agli oggetti esposti, non limitandosi al solo aspetto contemplativo, ma soffermandosi su valori funzionali e simbolici. Una nota a parte meritano il numero e la qualità delle attestazioni verbali e commenti scritti. Come risulta dai libri - firma il gradimento dei manufatti è stato unanime: dai giovani e creativi in genere, sino a molti addetti ai lavori, tutti hanno lasciato una testimonianza entusiastica di approvazione.
«La nostra iniziativa di mettere in vetrina un’idea di Sardegna autentica, modellata tra tradizione, identità e originalità – afferma l’assessore Luigi Crisponi – ha avuto pieno riscontro da parte del pubblico con diverse sfaccettature: dalla riscoperta dell’artigianato artistico dei sardi stessi all’attrazione forte verso i turisti italiani e stranieri. Nelle tre mostre Galanias’ si è potuto ammirare un inestimabile patrimonio di eccellenze manifatturiere di circa 120 artigiani isolani: ceramiche, tessuti, ferro battuto, cestini, opere in legno, oreficeria e coltelleria, forme e temi inconfondibili e radicati della tradizione manifatturiera e artistica isolana, sono state il filo conduttore delle mostre ed elementi trainanti per i visitatori».