Fondi per la riqualificazione di Fertilia, sblocco delle procedure. I nuovi fondi per l’occupazione si aggiungono ai due milioni per il riuso turistico
ALGHERO - Un cantiere speciale per riqualificare la borgata di Fertilia con i finanziamenti per l’occupazione della legge 11/88, art.94. Lo prevede la finanziaria regionale che ha già reso disponibili le risorse su appositi capitoli. Oggi un passo avanti importante è stato compiuto con lo sblocco delle procedure in un incontro con i dirigenti regionali dei servizi territoriali del Demanio e degli Enti Locali della Regione da parte dell’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Canu e del consigliere regionale Mario Bruno.
La nuova fase è definire gli ambiti del progetto che riguarda le nuove pavimentazioni, la riqualificazione di parti storiche e delle aree verdi della borgata. Il progetto sarà proposto dall’amministrazione in tempi brevi alla Regione, dopo una fase di condivisione con il Comitato di Quartiere di Fertilia. «Mettiamo a frutto una dimostrazione di attenzione concreta nei confronti di Fertilia – spiega il sindaco Stefano Lubrano – e il superamento di questa fase facilita il percorso avviato un anno fa con l’assessore Massimo Canu. Faremo in fretta – aggiunge – affinché il progetto possa attuarsi e mettere in campo risorse e occupazione».
La disponibilità dei finanziamenti potrà consentire di attuare interventi di recupero attesi da tempo ma sarà infatti anche fonte di nuova occupazione per diverse figure professionali, tra cui tecnici specializzati che avranno il compito di collaborare con il Demanio della Regione e con il Comune di Alghero per le procedure di alienazione dei beni funzionali all’attuazione del progetto di marketing e riuso turistico di Fertilia. A questo proposito, il Comune sta procedendo alla rimodulazione del progetto in unico comparto funzionale. I fondi anche in questo caso sono stati resi disponibili nella Finanziaria regionale, circa due milioni di euro, per la parte riguardante gli interventi previsti con il recupero dell’ex cineteatro e degli immobili storici trasferiti dallo Stato alla Regione nel 2008