Red
3 settembre 2013
Province abolite dallo Statuto in Sardegna
Nuovo passo verso l’attuazione dei referendum. Adesso bisognerà lavorare subito per la ridistribuzione ai Comuni delle competenze
CAGLIARI - Con il via libera della commissione Riforme alla modifica dell’articolo 43 dello Statuto, è stato fatto un altro significativo passo avanti verso l’attuazione dei referendum. Ora, però, da subito il Consiglio regionale deve lavorare per approvare la legge che ridistribuisce le competenze ai Comuni e alle loro aggregazioni.
Approvata all'unanimità in Prima commissione regionale la proposta di legge costituzionale che abolisce le Province dallo Statuto sardo. Anche le province storiche di Sassari, Oristano e Nuoro così, andranno presto ad essere sciolte come già avvenuto per le altre.
Soddisfatto Michele Cossa (Riformatori): «Si tratta – spiega – di una riforma importante, esattamente ciò che i sardi ci hanno chiesto con il voto nei referendum del 6 maggio del 2012. Ma adesso, in attesa, che la riforma costituzionale sia completata coi tempi previsti per la modifica dello Statuto, il Consiglio deve andare avanti con la legge di riforma degli enti locali, ridistribuendo immediatamente ai Comuni e alle loro aggregazioni le competenze che ora sono in capo alle Province, seguendo il principio della sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza».
Questo sì, aggiunge Cossa, «che sarà un passaggio fondamentale per una riforma organica e rivoluzionaria della Sardegna. I Riformatori non molleranno di un millimetro: la riforma degli enti locali, la ridistribuzione dei poteri in capo ai Comuni è un punto fondamentale su cui saremo intransigenti».
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