parte del prodotto catturato era sotto misura rispetto agli 8 mm previsti dalla legge regionale. Informato il magistrato di turno. Provvidenziale l´intervento della Guardia Costiera di Porto Torres
PORTO TORRES - Nella giornata di giovedì la Guardia Costiera di Porto Torres ha proceduto al sequestro di oltre 1 chilo di corallo rosso (Corallium rubrurn), di tutta l'attrezzatura subacquea e della strumentazione di bordo per la ricerca e il prelievo del prezioso corallide. L'operazione è stata portata a termine nella tarda mattinata, quando il battello veloce GC ASO, attualmente dislocato nel porto di Isola Rossa, durante la normale attività di pattugliamento del litorale gallurese, ha intercettato un'unità da pesca intenta ad effettuare attività di appoggio a subacquei in immersione.
I militari si sono subito insospettiti allorquando, accertato che si trattava di un'unità autorizzata alla pesca del corallo rosso, hanno notato dagli strumenti di bordo che la profondità del mare nel punto di immersione era di circa 6O metri, notevolmente inferiore agli 80 previsti dalla normativa della Regione Sardegna quale battente d'acqua minimo per effettuare la pesca del corallo rosso. Attesa la riemersione in sicurezza del subacqueo per garantire il rispetto dei tempi di decompressione ed effettuati gli accertamenti previsti, i sospetti si sono rivelati fondati, in quanto dalla verifica del profondimetro del sub è emerso che lo stesso ha operato ad una profondità massima di circa 6O metri a fronte degli 80 minimi consentiti dalla legge di settore.
Tale normativa, infatti, prevede che la cattura del corallo non possa avvenire a profondità inferiori proprio per proteggerne i banchi e garantirne il popolamento. Il corallo rinvenuto, oltre 1 kg per un notevole valore commerciale, è stato immediatamente posto sotto sequestro, unitamente a tutta l'attrezzatura subacquea e alla strumentazione impiegata per verificare la profondità raggiunta. Da un controllo effettuato con il calibro, i militari hanno anche verificato che parte del prodotto catturato era sotto misura rispetto agli 8 mm previsti dalla legge regionale.
Pertanto, è stato immediatamente informato il Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Tempio Pausania, il quale ha disposto il sequestro penale del prodotto sotto misura, mentre il Comandante dell'unità da pesca è stato denunciato a piede libero e dovrà rispondere del reato di pesca e detenzione di corallo sotto la taglia minima. Il comandante dell'unità è stato, inoltre, multato con una sanzione di 4.000 euro per aver pescato in zone vietate e allo stesso e al titolare della licenza di pesca sono stati applicati anche 15 punti di penalità.
Seguirà anche una segnalazione al competente Ufficio regionale per i
provvedimenti relativi all'autorizzazione stagionale alla pesca del corallo.
Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare, attraverso l'analisi delle dichiarazioni di sbarco del corallo e i dati registrati nel profondimetro, ulteriori violazioni alla normativa. Il sequestro di ieri segue quello già effettuato dal battello GC A60 il giorno
7 agosto nello stesso tratto di mare, e denota un'attenzione particolare ai controlli verso questa particolare attività di pesca, anche a tutela della sicurezza dei subacquei. I controlli della Guardia Costiera continueranno regolarmente sino alla chiusura della campagna di pesca del corallo, prevista per il 15 ottobre, a tutela dei delicati
fondali e degli ecosistemi marini in genere.
Nella foto: parte del corallo sequestrato dalla Guardia Costiera di Porto Torres