A.B.
21 agosto 2013
Comune di Porto Conte: La risposta di Desogus
Il presidente del Comitato Rinascita della Bonifica replica alle posizioni dei politici Ennio Ballarini, Mario Bruno ed Enrico Daga sulla costituzione di un nuovo Comune
ALGHERO – «Prendiamo atto a mezzo stampa delle dichiarazioni da parte di alcuni esponenti politici del territorio che con le loro parole hanno ammesso il grave stato di abbandono in cui versa la Bonifica di Alghero. Le loro intenzioni tuttavia per noi possono essere considerate solo un segnale: ma i segnali da soli non bastano ora è il tempo di fatti concreti, tangibili».
Questo l’incipit dell’intervento del presidente del “Comitato Rinascita della Bonifica” Tonina Desogos, dopo aver appreso dalla stampa le posizioni di Ennio Ballarini, Mario Bruno ed Enrico Daga sull’istituzione del nuovo Comune di Porto Conte. «Non rinunceremo mai al nostro progetto sulla base dei segnali, per rinascere le borgate hanno bisogno di ben altro, dobbiamo sganciarci da Alghero e dalla logica delle volumetrie del Puc algherese, volumetrie per le quali in molti si scannano e tutti gli altri intanto aspettano, con la differenza che Alghero non si è mai fermata, mentre nei 9mila ettari della Bonifica dal 2006 (vedi adozione del Ppr) non si può fare neanche la cuccia di un cane, neanche se hai 100ettari e sei imprenditore agricolo, figuriamoci se si possa parlare di diritto alla prima casa per i giovani delle borgate o di una iniziativa imprenditoriale in campo agricolo, turistico, agrituristico o a servizio del confinante Parco di Porto Conte. Niente, solo il lento ed inesorabile spopolamento delle borgate della Bonifica. Non che l’ultima versione del Puc targato Marco Tedde facesse ben sperare, per quello meglio niente almeno ti rimane la speranza, la speranza di potercelo farcelo da soli. Proiettare le carte di un Puc già fatto non vuol dire coopianificare, vuol dire prendere in giro la gente, fregiarsi di essere onesti e trasparenti e alla fine si scrive un verbale (quello si che serve!!!) da mettere fra gli allegati da mandare per l’approvazione a Cagliari. E questo è solo un esempio relativo al Puc, ma lo stesso discorso vale per tutto, vale per la raccolta dei rifiuti, vale per la viabilità e per i trasporti, vale per i servizi nel territorio, vale per le manutenzioni».
«A chi interessa il parere della gente che quotidianamente vive quei disagi, a nessuno tanto si rimanda tutto agli esperti o ai burocrati che probabilmente sanno che da qualche parte nel territorio esiste una bonifica storica, magari l’hanno letto sui libri di storia o sulle carte del Ppr, ma di fatto non ci sono mai andati». In merito alla disponibilità di Mario Bruno ad un confronto, il presidente del Comitato Rinascita della Bonifica prosegue: «a settembre inviteremo ad un incontro collettivo tutti gli schieramenti politici e chiariremo in quella sede le nostre posizioni. Nel frattempo proseguono le riunioni nelle borgate che vedranno a breve protagonisti gli abitanti di Santa Maria La Palma (il 23 agosto), dopo il pienone delle settimane scorse a Maristella, Guardia Grande e Sa Segada». Tonina Desogos vuole rassicurare chi non crede nella possibilità di separarsi da Alghero: «Nessuno ha detto che sarà un percorso facile, tuttavia, secondo la legge, abbiamo le carte in regola, molti assi nella manica e la popolazione dalla nostra parte. Vorrei in ogni caso ribadire che non abbiamo nulla contro la città, Alghero è splendida. E' la classe politica a non essere stata in passato e nel presente all’altezza per gestire quello che è uno dei comuni più belli della Sardegna. Se ne prenda atto e si guardi avanti con responsabilità verso la nascita del nuovo Comune di Porto Conte».
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