L´onorevole dell´Italia dei Valori contro la scelta statale di permettere il gioco d´azzardo. Le sue parole in occasione del sit-in di Sassari
SASSARI - E' iniziata giovedì mattina la raccolta firme a supporto della proposta di legge di iniziativa popolare che l’Italia dei Valori ha promosso contro il gioco d’azzardo che prevede il divieto di tutti i giochi nei quali ricorre il fine di lucro, siano previste puntate in denaro e quelli nei quali la vincita o la perdita sia interamente o quasi interamente aleatoria. All’avvio a Sassari della campagna per la raccolta delle 50 mila firme necessarie ha presenziato l’avvocato Ignazio Messina, Segretario nazionale dell'Italia dei Valori che è stato promotore di moltissime iniziative referendarie, quasi sempre solitarie: contro il Lodo Alfano, per l’abolizione della legge elettorale c.d. “porcellum” e delle provincie, per l’abrogazione dei rimborsi ai partiti e delle spese elettorali, ed ultimi, i tre referendum contro il nucleare, il legittimo impedimento e a favore dell’acqua pubblica.
Tra le motivazioni spiegate questa mattina nello stand del partito è stato specificato che il gioco d'azzardo, patologico o “ludopatia” è un disturbo del comportamento che rientra nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi. Ha una forte attinenza con la tossicodipendenza tanto che sarà presto inquadrato nella categoria delle cosiddette "dipendenze comportamentali". Il giocatore patologico mostra una crescente dipendenza nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nell'apparente tentativo di ridurre le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche (facendosi prestare i soldi) e trascurando gli impegni che la vita gli richiede. Se in Italia il debito pubblico è tra i più alti d’Europa anche le somme giocate sono le più alte.
Tutto ciò è la dimostrazione di come, nei momenti di crisi, la gente voglia tentare la fortuna; infatti non è il gioco del divertimento ma della disperazione. Ma uno Stato che non porta avanti una seria lotta all’evasione e alla corruzione ma, al contrario, prende soldi dalle tasche dei cittadini attraverso il gioco d’azzardo, è uno Stato che si comporta come un biscazziere, con un fatturato annuo di 100 miliardi di euro, che vengono sottratti alle tasche degli italiani. Il gioco d’azzardo è la droga del nostro secolo: si pensi, per fare un paragone, che in Italia i soggetti dipendenti da sostanze stupefacenti sono 520 mila, mentre coloro che dipendono dal gioco d’azzardo di Stato sono 800 mila. Inoltre due milioni di cittadini sono a rischio patologia. L’Italia dei Valori vuole coinvolgere in questa iniziativa a difesa della legalità e della civiltà, le associazioni di volontariato, gli amministratori locali e tutti i cittadini che vorranno dare il proprio contributo.