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S.A. 26 luglio 2013
La Nuova trasloca, sciopero redazione
Il quotidiano rischia lo spostamento della sede legale a Roma con la fusione in Finegil. Sciopero oggi e domani indetto dal Comitato di redazione e l´assemblea dei giornalisti. Solidarietà dal mondo della politica
La Nuova <i>trasloca</i>, sciopero redazione

SASSARI - Oggi e domani, 26 e 27 luglio, il quotidiano La Nuova Sardegna non sarà in edicola per uno sciopero indetto dal Comitato di redazione e dall'assemblea dei giornalisti. La decisione è stata presa dal Cda in aperta contrarietà al progetto di fusione del giornale in Finegil-Espresso, con il conseguente trasferimento della sede legale da Sassari a Roma.

Iniziativa, peraltro, sostenuta dal Fnsi e l'Associazione Stampa Sarda. Solidarietà anche dal mondo della politica con il presidente della Regione Ugo Cappellacci: «esprimiamo ai giornalisti e a tutti i lavoratori del quotidiano sassarese – ha aggiunto il Governatore – la massima solidarietà e vicinanza in tutte le iniziative a tutela dell’autonomia della testata. Come Giunta siamo pronti ad aprire un tavolo di confronto con l’azienda e le rappresentanze dei lavoratori per cercare una soluzione che , senza intaccare le sinergie editoriali, salvaguardi il patrimonio di sardità che ha consentito al quotidiano di ottenere negli ultimi 30 anni significativi successi, affermandosi come uno dei più diffusi e autorevoli quotidiani regionali del nostro Paese».

Allo stesso modo commenta il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Bruno: «la decisione non è stata condivisa e giustamente sta provocando la dura reazione dei lavoratori de La Nuova, cui va il nostro pieno appoggio. Come rappresentante delle istituzioni, ritengo non si possa accettare una simile decisione senza un forte segnale di protesta da parte dei massimi vertici regionali». Sostegno anche dal sindaco di Sassari: «sono pronto – dice Gianfranco Ganau – a fare la mia parte sino in fondo per sostenere le ragioni di una protesta legittima e dovuta nei confronti di un territorio e di un'isola che ogni giorno - negli ultimi anni - anche a causa di scelte politiche scellerate perde “pezzi” importanti di autonomia». Dal presidente della Provincia di Sassari arriva, invece, un messaggio diretto al proprietario del gruppo Espresso: «invito l’ingegner De Benedetti a farci visita, per confrontarsi proficuamente sul tema dell’autonomia sarda, oggi minacciata da una decisione presa con troppa superficialità».
Nella foto: Ugo Cappellacci



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