Red
16 luglio 2013
Calendario venatorio, ricorso Ue
Presentato in data odierna dalle associazioni ecologiste Amici della Terra, Gruppo d’Intervento Giuridico, Lega per l’Abolizione della Caccia
CAGLIARI - Le associazioni ecologiste Amici della Terra, Gruppo d’Intervento Giuridico, Lega per l’Abolizione della Caccia hanno inoltrato specifico ricorso (16 luglio 2013) alla Commissione europea e alla Commissione per le petizioni del Parlamento europeo avverso il calendario venatorio regionale della Sardegna (decreto assessoriale n. 19 del 4 luglio 2013), come scaturito dalle deliberazioni n. 05/01 del 27 giugno 2013 e n. 06/01 del 2 luglio 2013 del Comitato faunistico regionale.
Infatti, tuttora non risulterebbe effettuata alcuna procedura di valutazione di incidenza ambientale riguardo all’attività venatoria nelle aree classificate quali siti di importanza comunitaria e/o zone di protezione speciale rispettivamente ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora e n. 09/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, come previsto dalla giurisprudenza comunitaria e nazionale e già richiesto anche dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (nota n. 26029/T-A11 del 10 luglio 2012).
Dall’istanza ecologista sono stati coinvolti anche il Ministero dell’ambiente e l’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente (Servizio tutela della natura e Servizio valutazione impatti). Come annunciato nei giorni scorsi, constatata la scarsa sensibilità ambientale in sede di elaborazione del calendario venatorio regionale, nonché la perdurante assenza del legame cacciatore – territorio, non rimane che il terreno del diritto per ristabilire condizioni accettabili di gestione del patrimonio faunistico isolano.
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