Red
11 luglio 2013
«Disabili, il pass unico apre all´Europa»
E´ il messaggio che arriva dal Presidente del Consiglio Comunale di Alghero Gabriella Esposito, durante la presentazione del nuovo contrassegno europeo, oggi al Polisoccorso di Alghero per un incontro regionale di aggiornamento organizzato dall’Anci
ALGHERO - «Il contrassegno unico europeo per le persone con disabilità (CUDE) non è solo un modo per sconfiggere la contraffazione dei pass, per facilitare i percorsi amministrativi e avere un’unica banca dati nazionale, ma un diritto di cittadinanza che apre all’Europa»: è il messaggio che arriva dal Presidente del Consiglio Comunale di Alghero Gabriella Esposito, durante la presentazione del nuovo contrassegno europeo, oggi al Polisoccorso di Alghero per un incontro regionale di aggiornamento organizzato dall’Anci.
«Sono state infatti 5565 le persone con disabilità partite da Alghero nel corso del 2012, 23.000 dai tre scali sardi e 700.000 da quelli italiani – spiega la Presidente, oggi al tavolo dei relatori anche in veste di coordinatore dei presidenti dei consigli comunali sardi dell’Anci - a conferma dell’esigenza di una regolamentazione unica europea alla mobilità, al diritto al transito, alla sosta e al parcheggio per persone che viaggiano normalmente,anche se con capacità motoria ridotta, per i più svariati motivi: dal turismo, alla cura, alla cultura, allo sport, ai pellegrinaggi, all’istruzione».
«Non solo quindi il diritto ad ottenere un pass non clonabile, personale e non legato all’automobile o alla famiglia, ma un diritto più ampio: quello alle città accessibili – prosegue Gabriella Esposito – a partire dai servizi comunali e dai municipi. Dobbiamo tutti farci carico delle persone che hanno ridotte capacità motorie, assicurando diritti, regole e combattendo le illegalità. Sappiamo infatti che le capacità motorie si riducono anche con l’innalzamento dell’età, che sono oltre centomila gli invalidi civili nell’isola e che 33.000 sono le persone che hanno una disabilità grave».
Gabriella Esposito spinge l’Anci a farsi carico di una mappatura di tutti i municipi non accessibili «poi occorrerà una legge regionale che li finanzi – esorta il presidente dell’assemblea civica algherese – avendo fatto esperienza di bandi regionali spesso subdoli, anche in tema di abbattimento delle barriere architettoniche». All’Anci si rivolge anche Guido Calzia, presidente dell’associazione polizia locale, affinché sensibilizzi la Regione nel potenziare e finanziare «un sistema a rete di tutti i comuni sardi, come già avviene per l’area vasta di Cagliari, che favorisca i controlli incrociati e renda fruibili gli accessi comuni ai dati da parte delle amministrazioni e dei loro corpi di polizia locale».
Alla presentazione del Cude hanno preso parte anche il viceprefetto vicario di Sassari, Salvatore Serra, gli assessori comunali di Sassari Michele Azara e di Alghero Romina Caula, il rappresentante del tavolo regionale polizia locale Marco Cantori, il presidente dell’associazione polizia locale Guido Calzia e Francesco Ibba della Faticoni Spa. Tutti concordi sulla validità del nuovo percorso avviato col Cude che «rappresenta la base ideale per rendere più veloci i processi amministrativi, rendere più efficaci i controlli incrociati in tempo reale e contrastare efficacemente la contraffazione, il tutto a favore delle persone disabili».
Nella foto: Gabriella Esposito
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