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Red 28 giugno 2013
Commissari per 5 Province: Sassari salva
Il consiglio regionale ha deciso con 38 sì e 30 no di procedere col commissariamento delle nuove province più quella di Cagliari. Si salvano, per ora, le tre province storiche: Sassari, Oristano e Nuoro. Molto critico Mario Bruno
Commissari per 5 Province: Sassari salva

CAGLIARI - Da lunedì primo luglio, il Sulcis, il Medio Campidano, l’Ogliastra la Gallura e Cagliari saranno rette da un commissario nominato dal Governatore Ugo Cappellacci. Così ha deciso il consiglio regionale questa mattina con 38 sì e 30 no. Sul riassetto generale degli enti intermedi si ritornerà in aula mercoledì dalle ore 10. Perché tra un mese l’Assemblea regionale dovrà approvare la legge di riforma generale, quella varata dalla commissione Autonomia. Il voto arriva dopo una serie infinita di polemiche che hanno riguardato anche alcuni settori della maggioranza. Si salvano, per ora, le tre province storiche: Sassari, Oristano e Nuoro

«L'abrogazione delle province rispetta la volontà popolare, espressa in maniera netta ed inequivocabile con il voto referendario». Ha dichiarato il presidente Ugo Cappellacci al termine del voto sulla legge che costituisce l'atto finale delle cosiddette nuove province. «Spiace - ha aggiunto Cappellacci - che ancora una volta si registrino resistenze ad un processo di cambiamento, che non può essere fermato, e che alcune forze politiche siano ancora concentrare nella conservazione del quadro esistente e di antiche rendite di posizione. Con il voto di oggi invece la Sardegna si conferma antesignana di un percorso innovativo che a livello nazionale é stato solo annunciato e mai realizzato. L'abrogazione delle province apre la strada - ha concluso il presidente - ad un nuovo protagonismo di quei Comuni che sono da sempre il primo punto di riferimento del cittadino».

Soddisfazione anche dai Riformatori (nella foto): «Finalmente siamo arrivati a un punto di non ritorno - dice Michele Cossa - e abbiamo dato seguito concretamente alla decisione dei 525mila sardi che un anno e due mesi fa hanno chiesto l'abrogazione delle Province». Il coordinatore regionale dei Riformatori sardi e vice presidente del Consiglio spiega che adesso inizia la vera sfida riformatrice. «Oggi abbiamo messo un punto fermo - prosegue Cossa - il commissariamento avvia quel l'iter di scioglimento che i referendum hanno messo in moto. Ma da lunedì partiamo con la discussione e l'esame in Consiglio di una legge organica di riforma degli enti locali, che cancellate le Province, riorganizzi il sistema regione, mettendo al centro i Comuni sardi».

Il vice-presidente dell'aula Mario Bruno (Pd) il primo commento a caldo lo rilascia su facebook. «Per essere chiari: sono per il rispetto dell'esito referendario. Lo ero anche un anno fa. Cappellacci e la sua maggioranza hanno avuto un anno di tempo per riformare l'ordinamento delle autonomie locali e noi avremmo dato il nostro contributo. Hanno preferito commissariare, non abolire, non superare le province, senza una riforma (e i servizi? il personale? il riordino delle funzioni?), magari mettendo ora a capo i loro amici, come hanno sempre fatto, sovvertendo il mandato popolare. Da Mercoledì entreremo nel merito della riforma, ma come sempre capita a questo presidente, partendo dalla coda».

Nella foto: l'esultanza dei Riformatori in aula



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