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Red 19 giugno 2013
Movida: attesa per le nuove regole
Inchiodati per un pugno di decibel
Cresce l'attesa (ma anche i malumori) sull'annunciato regolamento per l'intrattenimento notturno in bar e locali. Imprenditori e organizzatori disorientati, residenti del centro storico delusi. Le parole dell'avvocato Calciati
Movida: attesa per le nuove regole. <i>Inchiodati</i> per un pugno di decibel

ALGHERO - Con l'esplosione del caldo e in assenza dell'ordinanza sulla musica dal vivo che dovrà regolare l'intrattenimento notturno in Riviera del Corallo, si rischia il caos nelle notti d'estate, proprio come la passata stagione quando era esplosa quella che Alguer.it aveva ribattezzato la guerra dei decibel: cittadini e residenti da una parte, avventori e titolari di pubbliche attività dall'altra. Così dopo un'attenta rilettura e alcuni incontri interlocutori, e in attesa dell'ordinanza ufficiale (che dovrebbe arrivare in settimana) la bozza circolata nelle scorse settimane pare abbia scontentato un po tutti, compreso quelli che si erano inizialmente detti parzialmente soddisfatti (il comitato Alghero deve ritornare a vivere (giorno e notte).

Stefano Idili e Alessandro Balzani parlano di tempo abbondantemente scaduto: «Siamo a fine giugno e l'ordinanza non è stata ancora emanata e soprattutto resa pubblica. In questo modo si complica il lavoro delle attività - sottolineano i due portavoce del Comitato - che non riescono a programmare per tempo la loro offerta e dunque gli appuntamenti previsti per i mesi caldi. Ciò si aggiunge alla pesante crisi e al clima incerto. E' necessario al più presto procedere con l'iter di approvazione dell'ordinanza e garantire un futuro più sicuro alle tante attività che in questo periodo danno lavoro a tanti giovani e garantiscono un servizio essenziale per tutta la città, turisti compresi».

Contrariato - per ragioni diverse - anche il Comitato di quartiere del Centro storico, con il presidente, l'avvocato Egidio Calciati, che nei giorni scorsi ha inviato una dura missiva al sindaco Stefano Lubrano nella quale sostiene come «la bozza stravolga completamente l'impostazione che il comitato aveva ipotizzato e i rappresentanti comunali avevano accettato». La deroga di 10 decibel rispetto ai valori stabiliti dalla normativa nazionale, infatti, avrebbe destato scalpore quanto la dilatazione degli orari e l'utilizzo di musica amplificata nel centro storico - anziché con soli strumenti a corda e a fiato - che potrà protrarsi sino alle 3 del mattino e, in diverse occasioni, sino alle 5 (tutti orari da confermare). Il tutto mentre la Polizia municipale potrà essere reperita al centralino solo sino alle 22,00, operando perdipiù senza fonometro.

«Se dovesse essere approvata l’ordinanza così come ci è stata illustrata - denuncia Calciati - nei mesi estivi il Centro Storico diventerebbe un immenso lunapark, dove la notte la musica suona amplificata nelle strade e nelle piazze anche fino alle cinque del mattino, rendendo il soggiorno nella Città Murata impossibile per i residenti e per i turisti. Non si riesce inoltre a capire quale sarebbe il vantaggio, dal punto di vista economico, di quest’operazione dal momento che la vocazione di ogni Centro Storico, e di quello di Alghero in particolare, non può essere quella di un turismo chiassoso di basso livello» conclude Calciati.

Nella foto: l'assessore allo Sviluppo Economico del comune di Alghero, Alma Cardi



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