Red
5 giugno 2013
Marc Coma vince il Sardegna Rally Race 2013
Lo spagnolo si è aggiudicato la corsa con un vantaggio di oltre sette minuti sul portoghese Paulo Gonçalves, al debutto con la Honda del Team Hrc
SAN TEODORO - Marc Coma ha vinto per la terza volta il Sardegna Rally Race, immancabilmente con la Ktm ufficiale, e ne diventa il recordman assoluto. Lo spagnolo si è aggiudicato la corsa con un vantaggio di oltre sette minuti sul portoghese Paulo Gonçalves, al debutto con la Honda del Team Hrc. Al terzo posto, in ritardo di un’inezia, l’altro spagnolo Joan Pedrero, in gara con una Beta del Team italiano Dirt Racing. Coma è andato subito al comando vincendo la prima tappa da Alghero a Arborea, ha ceduto il passo a Alessandro Botturi al termine della seconda, ed è tornato in testa al termine della terza tappa per rimanervi fino alla fine del Rally. In totale lo spagnolo ha collezionato tre vittorie di prova speciale e due di tappa, e deve la sua eccezionale performance alla massima concentrazione, che gli ha garantito il minimo degli errori e il perfetto allineamento con le difficoltà della corsa, con particolare riferimento alla navigazione. Al contrario dei suoi avversari diretti, che hanno alternato giornate eccellenti ad altre persino disastrose, Coma ha mantenuto un profilo perfettamente omogeneo, limitando gli attacchi e preferendo che fosse una sorta di selezione naturale a determinare l’esito del Rally.
L’ennesimo capolavoro classe, forza ed esperienza entra di diritto nell’antologia della carriera del Pilota di Avià. Molto interessante la lotta per i restanti due posti del podio, che ha coinvolto ben sei Piloti racchiusi nello spazio di pochi minuti, e che si è risolta solo al termine dell’ultima tappa. All’emozionante selezione hanno partecipato, nell’ordine finale di arrivo, Paulo Gonçalves, Joan Pedrero, Cyril Despres, che debuttava con la Yamaha, e gli italiani Alessandro Botturi, Andrea Mancini e Paolo Ceci. In particolare, Botturi ha dato la sensazione di aver ormai acquisito il passo dei Grandi, e di essere in grado di fronteggiare la specialità con matura sicurezza. Desta scalpore il fatto che il Gigante di Lumezzane sia riuscito in così breve tempo ad acquisire l’esperienza necessaria per districarsi nella difficile arte della navigazione, e in Sardegna il bresciano ne ha fornito una prova schiacciante.
Botturi, che ha vinto tre speciali e due tappe, ha avuto la sua grande occasione nel corso della quarta e penultima tappa, quando è stato a un soffio da un successo strepitoso, poi vanificato da una panne di carburante a pochi metri dalla fine della tappa. Terzo sul podio di San Teodoro, Joan Pedrero ha fornito prova di poter fare a meno del cordone ombelicale che lo legava a Marc Coma con il grado di portatore d’acqua dell’asso spagnolo. Iscritto all’ultimo momento dal Team Beta Dirt Racing, Pedrero ha vinto tre speciali e una tappa, la terza, e solo in quella finale ha ceduto il secondo posto al portoghese Gonçalves. Quest’ultimo conquista così la sua terza piazza d’onore nei tre Rally di Mondiale sin qui disputati, e rimane il solo potenziale antagonista di Marc Coma che ne è il leader provvisorio con tre vittorie. L’ultima prova speciale della corsa 2013, di oltre duecento chilometri, ha completato il ventaglio degli scenari e delle situazioni tecniche offerte ai partecipanti.
Dopo le piste di montagna, le lunghe cavalcate lungo il mare e l’amplissima gamma di condizioni meteo, la tappa di chiusura è stata certamente più scorrevole e veloce delle precedenti, e con molte meno difficoltà di navigazione. Coma l’ha “esplorata” per primo per buona parte del suo sviluppo, respingendo gli attacchi di Mancini e di Pedrero, ma non quello di Alessandro Botturi, che ha chiuso così il suo secondo Sardegna Rally Race con una vittoria. Per il bresciano, ora, l’obiettivo è di trovare una moto e un team per completare la stagione agonistica. Il Rally di Bike Village, creato da Antonello Chiara e Gianrenzo Bazzu sei anni fa è, fuori dai denti, un evento magnifico e, probabilmente, uno dei più completi della disciplina. La sua configurazione atipica raccoglie un incredibile numero di consensi, che sono all’origine dei suoi record e delle sue prerogative. Il resto, cioè il massimo della sua dote, è la Sardegna.
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